Naufragio Bayesian, l’inchiesta della Procura di Termini Imerese si allarga con nuovi indagati all’orizzonte dopo l’iscrizione del comandante neozelandese James Cutfield. C’è anche l’ipotesi di omicidio colposo plurimo in testa al fascicolo, a ridosso del conferimento degli incarichi per le autopsie sui corpi delle 7 vittime dell’affondamento del veliero di lusso del milionario inglese Mike Lynch (tra le vittime con la figlia 18enne Hannah). 15 i sopravvissuti, tra i quali i 10 membri dell’equipaggio.



Mentre si lavora senza sosta per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, sulla quale gravano molti interrogativi, non si esclude che il prossimo nome a finire nel registro degli indagati possa essere quello del primo ufficiale, Tijs Koopman. Il Bayesian colato a picco il 19 agosto scorso, davanti alla costa di Porticello (Palermo), avrebbe trascinato con sé sul fondo circa 18mila litri di carburante e ora, riporta Il Corriere della Sera, si parla di corsa contro il tempo per scongiurare il rischio di un disastro ambientale.



Naufragio Bayesian, cosa sappiamo sulle indagini in corso

La posizione del vicecomandante del Bayesian, dunque, potrebbe cambiare già nelle prossime ore, e non si esclude l’iscrizione nel registro degli indagati anche per altre persone nell’ambito dell’inchiesta sul disastro avvenuto nelle acque della costa palermitana. Il comandante James Cutfield dovrebbe essere nuovamente interrogato, al momento risulta l’unico indagato per le ipotesi di naufragio e omicidio plurimo colposi. Un atto dovuto prima del conferimento degli incarichi per le autopsie, a cui potranno partecipare anche consulenti di parte.



Nel naufragio hanno perso la vita 7 persone tra cui il magnate britannico Mike Lynch. La Procura di Termini Imerese lavora a chiarire tutti i punti oscuri della vicenda, a partire dall’ipotesi di una fatale sequenza di errori umani nella gestione dell’imbarcazione, mentre imperversava una violenta tromba d’aria e le condizioni meteo si erano fatte estreme. Gli esperti ipotizzano che un portellone fosse aperto, cosa che in qualche modo potrebbe dare una prima risposta al perché il veliero, ritenuto inaffondabile, si è inabissato nel giro di pochi secondi. Si cercherà di recuperare il relitto del Bayesian, ma la sensazione è che serviranno giorni, forse mesi per arrivare a una prima definizione della dinamica. Adesso James Cutflied e il Tijs Koopmans sono chiamati a spiegare le decisioni prese quella notte, come quella di sparare il razzo di segnalazione 32 minuti dopo l’inizio dell’emergenza con il veliero che ormai imbarcava acqua in maniera irreversibile.

Sotto stretta osservazione anche è la tenuta dei serbatoi di carburante del Bayesian, riporta Il Corriere della Sera, dove si troverebbero almeno 18mila litri di materiale capace di innescare un disastro nel disastro se qualcosa dovesse cedere. Pescatori del posto, riferisce il quotidiano, temono che la tragedia non sia ancora finita e aprono al pericolo di inquinamento:È una bomba ambientale in fondo al nostro mare“, avrebbero commentato preoccupati per l’evoluzione della vicenda sul fronte della bonifica dell’area e della complessità delle operazioni di recupero.