Ancora blindato l‘hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, dove alloggiano i nove membri dell’equipaggio dello yacht Bayesian naufragato a Palermo. Il via vai è solo delle auto dei poliziotti e della Capitaneria di porto, perché la zona è off limits per i giornalisti, mentre il tratto di Marte di fronte a Porticello, dove è avvenuta la tragedia, è ancora interdetto alla navigazione. Invece, i sei passeggeri sopravvissuti, tra cui la moglie del tycoon Mike Lynch e mamma di Hannah, tra le vittime del naufragio, si sono imbarcati su un jet privato per tornare a Londra.



Nel frattempo, è attesa dalla procura di Termini Imerese la delega per le autopsie sulle vittime e l’interrogatorio del capitano James Cutfield, sentito finora solo come persona informata dei fatti. Anche perché i sopravvissuti, sentiti a verbale dagli inquirenti, hanno raccontato di non aver ricevuto alcun allarme: è stato lanciato solo col razzo di emergenza quando lo yacht si era inabissato sul fondale.



NAUFRAGIO BAYESIAN, IL MANCATO ALLARME

Prima di allora nessun marinaio è sceso nelle cabine, non ci sono stati ordini di salire in coperta o indicazioni dall’altoparlante, quindi chi è salito lo ha fatto per sua iniziativa, spaventato dai movimenti della nave Bayesian, per capire cosa fosse successo o semplicemente perché aveva fatto in tempo a uscire. Quel silenzio appare inspiegabile, a maggior ragione alla luce del fatto che il comandante aveva ordinato che vi fosse una guardia in plancia, quindi un membro dell’equipaggio era di sentinella nella notte.

QUEL LUNGO SILENZIO DI 48 MINUTI

Il tempo per radunare i passeggeri c’era, tra le 3:50 – quando è iniziata la “guerra” con vento e acqua – e le 4:05, il momento del disastro. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, c’è un altro particolare che non torna: il comandante dello yacht Bayesian, parlando per la prima volta con la Guardia Costiera, ha riferito di avere 12 persone in mare, senza specificare se fossero sullo yacht o meno. Era già in salvo con quasi tutto l’equipaggio (è morto solo il cuoco) dalla zattera di salvataggio, che si è aperta in automatico: ci sono salite 11 delle 15 persone sopravvissute, le altre quattro ci sono arrivate a nuoto.



CAPITANO HA LASCIATO PER ULTIMO LO YACHT?

A tal proposito, il quotidiano ricorda che la legge del mare e il codice della navigazione vorrebbero che il capitano fosse l’ultimo a lasciare la nave. Da chiarire se fosse uno dei quattro arrivato sulla zattera a nuoto: lo stesso pm Raffaele Cammarano in conferenza stampa lo ha indicato come uno degli aspetti da chiarire. Inoltre, nessuno dei membri dell’equipaggio è stato sottoposto a test per verificare il tasso alcolemico e l’eventuale consumo di sostanze stupefacenti.

Comunque, nessuno dello staff è tenuto a restare in Italia durante le indagini, ma il procuratore auspica che il comandante non lasci il Paese prima della conclusione degli accertamenti. Attualmente non indagato, potrebbe però essere scritto nel registro degli indagati secondo il Corriere, che lo indica in cima all’elenco dei possibili prossimi inquisiti sul naufragio Bayesian.