Proprio oggi ricorre l’11esimo anniversario del naufragio Lampedusa del 3 ottobre 2013 che ad oggi è considerata una delle più gradi catastrofi marittime mai registrate nel Mediterraneo, con un impietoso bilancio di vittime e dispersi che lasciò il segno nella cronaca e nella politica italiana; ma partendo dal principio sappiamo che dietro al naufragio ci fu un’imbarcazione per migranti che partì il primo ottobre dal porto di Misurata con a bordo persone provenienti da ogni parte dell’Africa, ma soprattutto da Eritrea ed Etiopia; diretta verso il porto nell’isolotto al largo della Sicilia e che – secondo alcuni testimoni – diede già qualche piccolo problema al motore subito dopo lo sbarco.



Il 3 ottobre 2013 la nave si trovava poco distante da Lampedusa – precisamente all’altezza dell’Isola dei Conigli – quando i motori si bloccarono improvvisamente: l’assistente del (cosiddetto) capitano decise di dar fuoco ad uno straccio per attirare l’attenzione di barche ed aerei, ma l’effetto che ottenne fu quello di generare il panico nei migranti che in risposta si sono spostati in massa su di un solo lato dell’imbarcazione che in breve ha iniziato a girare su se stessa prima di colare irrimediabilmente a picco.



Quante persone morirono il 3 ottobre 2013 nel naufragio Lampedusa: il viaggio costò circa 3mila dollari

In pochi minuti il naufragio Lampedusa fu notato da pescatori e navigatori che caricarono sulle loro barche i naufraghi lanciando l’allarme alla Guardia Costiera che impiegò – per ragioni mai veramente chiarite – più di un’ora prima di raggiungere il teatro di quella che si sarebbe trasformata in una vera e propria strage: inizialmente furono recuperati poco meno di 200 cadaveri, ma il bilancio finale (arrivato dopo alcuni giorni di incessanti lavori per recuperare tutti i dispersi) parlò di 368 vittime accertate e circa 20 dispersi, mentre i superstiti furono 155.



Al naufragio Lampedusa del 3 ottobre 2013 segui l’ovvia indignazione collettiva e l’occasione divenne utile per l’allora presidente del Consiglio Letta per dare il via all’operazione di pattugliamento dei mari siciliani ‘Mare nostrum‘; mentre dalle successive indagini si riuscì a scoprire che ognuno dei migranti a bordo della nave (che secondo le stime dovevano essere tra le 518 e le 545 persone) pagò complessivamente circa 3mila dollari per un viaggio che si è trasformato in tragedia.