Il naufragio di migranti che si è verificato in Grecia lo scorso 14 giugno, è stata l’ennesima strage dei mari degli ultimi anni. Ma forse quella tragedia si sarebbe potuta evitare, o questo è quello che hanno raccontato alla CNN alcuni poveretti che si trovavano a bordo dell’imbarcazione di fortuna e che ce l’hanno fatta, a differenza delle 650 persone circa che sono morte o che sono finite per disperse. Stando alle parole di due testimoni ascoltati dall’emittente americana, che sono rimasti volutamente anonimi, la guardia costiera greca avrebbe delle responsabilità in tale disastro.



Stando a Rami, nome fittizio di un migrante a bordo del natante, la guardia costiera ellenica si sarebbe avvicinata più volte al peschereccio per cercare di attaccare una fune e trainare la nave, ma con dei risultati disastrosi: “La terza volta che ci hanno rimorchiato, la barca ha oscillato a destra e tutti urlavano, la gente ha iniziato a cadere in mare, la barca si è capovolta e nessuno ha più visto nessuno. I fratelli sono stati separati, i cugini sono stati separati”.



NAUFRAGIO MIGRANTI GRECIA: “QUESTA MANOVRA CI HA FATTO AFFONDARE…”

Un siriano, identificato come Mostafa, è convinto che le autorità greche abbiano favorito in qualche modo il disastro: “Il capitano greco ci ha tirato troppo velocemente, è stato estremamente veloce, questo ha fatto affondare la nostra barca”, ha detto sempre alla CNN. Dal suo canto la guardia costiera della Grecia nega di aver tentato di rimorchiare la nave, e nel contempo è stata aperta un’indagine ufficiale per cercare di comprendere meglio quali siano le cause della tragedia.

Nikos Alexiou, portavoce della guardia costiera greca, al telefono della CNN ha spiegato che: “Quando la barca si è capovolta, non eravamo nemmeno accanto alla barca. Come avremmo potuto rimorchiarla? Stavamo solo osservandola a distanza ravvicinata, quando uno spostamento di peso probabilmente causato dal panico” avrebbe causato il ribaltamento della barca. Difficile capire quale delle due versioni sia quella veritiera, ma Mostafa conclude eloquente: “Se ci avessero lasciati stare, non saremmo annegati”.