Negli scorsi giorni il principale leader dell’opposizione anti-Putin in Russia, Alexei Navalny, era stato arrestato per “manifestazione e corteo non consentito” riaprendo per l’ennesima volta il braccio di ferro tra il Presidente del Cremlino e il suo principale oppositore più volte incarcerato nel passato per azioni dimostrative e attacchi contro la corruzione della Duma. Ora però si apre un secondo ben più preoccupante scenario: Navalny potrebbe esser stato avvelenato mentre si trovava in carcere (impedendogli tra l’altro la seconda giornata di manifestazioni contro Putin in vista delle Elezioni Comunali in Russia delle prossime settimane, ndr) e non sarebbe in ospedale per una semplice “reazione allergica” come invece emerso in un primo momento. Anastasia Vasilieva – la dottoressa personale che già aveva preso in cura Navalny nel 2017 a seguito del lancio di una strana vernice verde da un attivista pro-Putin – ha fatto sapere dopo una visita stamattina che «non è esclusa l’ipotesi dell’avvelenamento». Già ieri sera la dottoressa assieme agli altri medici personali di Navalny, riusciti ad entrare nell’ospedale militare dopo che in un primo momento erano rimasti chiusi fuori, aveva annunciato su Facebook «Non possiamo escludere che un danno tossico alla pelle e alle mucose da parte di una sostanza chimica sconosciuta sia stato inflitto con l’aiuto di una “terza parte”».



NAVALNY, IL CARCERE E L’AVVELENAMENTO

Alexey Navalny è stato trasferito in ospedale dal carcere dove stava scontando una condanna a 30 giorni per aver organizzato una manifestazione non organizzata nella Capitale Mosca contro la bocciatura di un centinaio di candidati indipendenti alle elezioni municipali del prossimo settembre. Dopo un’ennesima ondata di proteste sedate dalla polizia contro il Governo Putin-Medvedev, Navalny era tornato sulla cresta dell’onda con numerosi attacchi e richieste al Cremlino e l’ipotesi di un avvelenamento potrebbe non essere esclusa a fronte però di un’indagine seria e indipendente che dovrebbe partire a breve. La portavoce di Navalny, Kira Yarmysh ha detto che l’oppositore anti-Putin aveva segni di un’allergia acuta con «grave gonfiore del viso e un arrossamento della pelle» spiegando però come l’uomo non abbia mai sofferto di allergie nella sua. Per la prima volta però, oltre alle opposizioni che ci sono sempre state in coro contro Putin, il Presidente soffre un calo del consenso dopo la legge discussa delle pensioni – una sorta di “Riforma Fornero” in salsa russa – e l’ennesimo episodio “sospetto” capitato ad un oppositore del Governo potrebbe mettere in forte difficoltà il Partito Russia Unita nei prossimi mesi.

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