Una nave da 3.000 tonnellate, la Petrel, si è ribaltata nel porto di Leith, a Edimburgo, provocando molti feriti. L’incidente, come riportato dalla Bbc, è avvenuto intorno alle 8.30 di questa mattina. Improvvisamente, l’imbarcazione ha iniziato a inclinarsi, precipitando sul lato della banchina. Le cause sono del tutto sconosciute. Dales Marine Services, la società che gestisce il bacino di carenaggio, non ha voluto commentare la vicenda. Le autorità competenti del Regno Unito tuttavia a breve apriranno una indagine per chiarire eventuali responsabilità.



La nave da 76 m era inizialmente di Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, morto di cancro nel 2018. Due anni dopo il decesso dei miliardario era stata messa in ormeggio a lungo termine per “sfide operative” della pandemia di Covid . Da allora non è stata più utilizzata. Prima di questo, era stata utilizzato per la ricerca in acque profonde di relitti di navi e tombe di guerra in mare. L’allora proprietario, infatti, aveva deciso di metterla a servizio della ricerca scientifica senza scopo di lucro.



Nave Petrel si ribalta a Edimburgo: molti feriti, caos negli ospedali

L’incidente durante il quale la nave Petrel si è ribaltata nel porto di Leith, a Edimburgo, ha provocato questa mattina decine di feriti. “Abbiamo inviato cinque ambulanze, un’eliambulanza, tre squadre traumatologiche, la nostra squadra per le operazioni speciali (SORT), tre unità di risposta paramedica (PRU) e un veicolo per il trasporto di pazienti. Abbiamo trasportato 15 pazienti in ospedale; 11 all’Edinburgh Royal Infirmary e 4 al Western General HospitalAltri 10 pazienti sono stati curati e dimessi sul posto”, hanno riferito esponenti del sistema sanitario locale alla Bbc.



La dottoressa Jacquie Campbell ha inoltre rivolto un appello alla popolazione: “Data la pressione prevista sul sito, invitiamo le persone a non recarsi al pronto soccorso presso la Royal Infirmary di Edimburgo a meno che non si tratti di un’emergenza”. È stato consigliato alle altre persone che necessitano di cure urgenti di contattare il proprio medico di famiglia o chiamare il NHS 24.