Dopo Ocean Viking, nel mirino finisce anche Geo Barents: le due navi durante i loro interventi di soccorso sono state prese d’assalto da uomini armati. Infatti, la nave di Medici senza Frontiere è stata assaltata da un gruppo di libici che sono arrivati a tutta velocità mentre era in corso un’operazione per mettere in salvo oltre un’ottantina di naufraghi, tra cui anche molti bambini, che erano pressati su un gommone sgonfio e sovraccarico. Gli equipaggi stavano distribuendo loro i giubbotti di salvataggio quando è spuntata all’improvviso una motovedetta delle milizie dello Stability Support Apparatus (SSA), che minacciosamente hanno intimato di andare via ai soccorritori.
Così è scoppiato il panico tra i migranti: stando a quanto riportato da Repubblica, decine si sono lanciati tra le onde. Chi era a bordo ha spiegato che dopo i naufraghi hanno spiegato loro che preferivano morire piuttosto che tornare nelle mani dei libici. Nessuna dalla motovedetta si preoccupava di soccorrere i naufraghi, mentre nel frattempo i soccorritori tentavano in tutti i modi di aiutare i migranti finiti in mare e quelli che erano sul gomme. Alla fine 83 persone sono state messe in salvo dalla Geo Barents, che ha condannato l’assalto dei libici che poteva causare una tragedia in mare.
DA OCEAN VIKING A GEO BARENTS: OPERAZIONI DI SOCCORSO “DISTURBATE” DAI LIBICI
Ma l’assalto alla nave Geo Barents arriva all’indomani di uno che ha preso di mira quella di Ocean Viking, infatti SOS Mediterranée ha denunciato su X, ex Twitter, che «uomini mascherati» a bordo di due gommoni non solo hanno disturbato le operazioni di soccorso nelle acque SAR libiche, ma hanno anche rivolto minacce.
L’ong, che ha pubblicato un video che mostra quanto denunciato, spiega che durante l’operazione che ha portato in salvo 93 migranti, tra cui 4 donne e 3 bambini, due gommoni non identificati sono arrivati e due uomini a volto coperto sono saliti sulla barca con i naufraghi, seminando il panico tra loro, infatti circa 15 persone si sono lanciate in mare e poi sono state recuperate. Questi uomini sono poi fuggiti trainando la barca vuota. Sulla vicenda è intervenuto anche Riccardo Magi, segretario del partito +Europa, il quale ha dichiarato che questa scena «fa ben capire l’errore di questo governo ad affidare la presunta difesa dei confini italiani ai guardacoste libici».