Guirec Soudée, navigatore francese giramondo, è scomparso. O meglio, dal 29 luglio non ha più fatto avere notizie di sé e, comprensibilmente, i suoi familiari sono in allarme, tanto da giocarsi una carta a dir poco insolita e disperata: un appello all’astronauta Thomas Pesquet, “inquilino” da 4 mesi della Stazione Spaziale in orbita terrestre a circa 400 chilometri dal livello del mare. “Lo vedete dallo Spazio? Per favore, lanciate un’occhiata sull’oceano, dalle parti delle Azzorre, se per caso riuscite a individuare un puntino rosa con una bandiera bretone…”.
Un messaggio apparentemente tranquillo e scherzoso, dietro al quale, tuttavia, si celano tensione e preoccupazione. Sì, perché il 29enne sta effettuando in solitaria la traversata dell’oceano Atlantico, con partenza dalle coste del Massachusetts e arrivo previsto a Brest, in Bretagna. Il tutto a bordo di una barca a remi. Come spiegano i suoi cari sulla pagina Facebook dedicata alle imprese nautiche del giovane, i contatti con lui sono cessati ormai da un paio di giorni e l’auspicio è che si possa trattare soltanto di un problema nelle comunicazioni, visto che il ragazzo non ha mai attivato il suo trasmettitore di localizzazione d’emergenza.
NAVIGATORE FRANCESE SCOMPARSO: CHIESTO UN AIUTO DALLO SPAZIO
La famiglia di Soudée ha pensato di rivolgersi all’astronauta Pesquet dopo avere visto le immagini scattate dall’uomo dall’alto durante gli incendi in Turchia, decisamente nitide. Di qui, l’idea, firmata dai suoi amici animali, un cane e una gallina: “Thomas Pesquet, siamo stufi di attendere notizie del nostro papà. È vero, ci aveva fatto promettere di non mettere in allarme la Terra intera se ci fossimo preoccupati… Ma lei è un extraterrestre nello spazio, dunque siamo autorizzati, no?”.
Il messaggio prosegue così: “Si chiama Guirec Soudée ed è pazzo quanto lei nella sua navicella spaziale, ma lui è su un piccolo vascello marino (e sottomarino, talvolta)! È certamente a nord-nord est di Flores (Azzorre), a circa 250 o 300 miglia nautiche. Se vede un puntino rosa con una bandiera bretone, è il nostro papà! Sogniamo di avere una sua foto. Gli lanci per favore un telefono satellitare, un caricabatteria solare (e qualche uovo sodo): sarebbe un dono del cielo!”. La speranza è che questa spedizione del navigatore possa concludersi con un lieto fine davvero agognato, magari con un annuncio positivo proveniente proprio dallo Spazio.