I social e fashion addicted lo sanno bene… durante gli incontri di calcio più importanti, oltre agli atleti che scendono in campo, sugli spalti c’è un’altra formazione pronta a dribblare, con un fair- ma soprattutto beauty – play, qualsiasi ostacolo pur di fare il pieno di goal tra i follower. Stiamo parlando della Nazionale delle Wags”, team vincente sul web e non solo, che fa battere il cuore al pari di un dribbling ben piazzato all’ultimo minuto. In pratica, “la squadra” delle mogli (bellissime) dei calciatori. Un gruppo determinato a vincere la coppa, a suon di selfie! Lo stereotipato – ma a quanto pare ancora vincente – binomio calciatore/velina (ma anche attrice, modella, fashion influencer) non tramonta.



Anche per quanto riguarda l’Italia, al fianco dei giocatori convocati dal nostro c.t. Mancini, dunque, ecco schierarsi anche le rispettive moglie e fidanzate, pronte a fare il tifo ma anche a postare immediatamente gli scatti e i video più instagrammabili, così da fare il pieno di “like”, cuoricini e commenti. Tanti i nomi delle splendide rappresentanti della “Nazionale Social”. Tra le “Azzurre” più famose, citiamo ad esempio Federica Schievenin (Nicolò Barella), Giulia Amodio (Stefano Sensi), Jessica Aidi (Marco Verratti), Jenny Darone (Lorenzo Insigne), Ginevra Sozzi (Matteo Politano) e Chiara Nasti (Mattia Zaccagni). Giovani donne molto affascinanti, spesso ammirate per la loro bellezza acqua e sapone.



NAZIONALE DELLE WAGS, NIENTE MONDIALI: QUANTI LIKE PERSI

Un successo in suolo italico che, però, al momento gioca in fase difensiva e non offensiva visto che le colleghe delle altre Nazionali, in quanto a numero di supporter, sono tra le prime in classifica. L’appuntamento calcistico in Qatar, difatti, sarebbe stata l’occasione perfetta per rimontare, sperando in un primo piano così fatale da incantare il globo intero. E se facendo due conti spiccioli, l’eliminazione italiana ai Mondiali, costerà circa 2 milioni di euro solo per la mancata partecipazione e poco meno di altri 8 per la fase a gironi (ma la somma non tiene conto di sponsor, accordi, vendita gadget e quant’altro graviti intorno all’evento.



Tanto per rendere l’idea, la débâcle inciderà persino sul Pil italico), non da meno sarà lo scotto per le nostre Wags che non potranno essere le testimonial perfette di se stesse ma neanche dei brand esclusivi che avrebbero potuto contendersele. Per non parlare poi delle mancate interviste esclusive, copertine, ospitate e tanto altro. Un vero e proprio “Golden Goal” mancato. Un sogno che, dunque, al momento rimane in panchina. Appuntamento tra 4 anni!