BASKET NBA, I BOSTON CELTICS TORNANO ALLE FINALS
Nella notte i Boston Celtics hanno battuto 100-96 Miami in gara-7, conquistando il titolo della Eastern Conference, ed assicurandosi un posto nelle Finals. Da 12 anni, ovvero dal 2010, i Celtics non raggiungevano l’ultimo atto, la possibilità di vincere l’Anello: quell’anno il titolo NBA lo vinsero i Lakers (4-3) al termine di uno storico confronto contro i grandi rivali, le due squadre più vincenti di sempre una di fronte all’altra. Questa volta Boston affronterà i Golden State Warriors, che hanno battuto i Mavericks con un netto 4-1, aggiudicandosi le finali di Western Conference. L’ultimo titolo NBA dei Celtics, invece, risale a due anni prima, ovvero al 2008, sempre in finale contro i Los Angeles Lakers, vincendo 4-2 la serie.
Jayson Tatum è il grande protagonista del capolavoro realizzato da Boston: il classe ’98 si aggiudica il primo trofeo dedicato a Larry Bird, ovvero l’MVP delle finali di conference ad Est. La stella dei Celtics ha realizzato 26 punti (9/21 I tiro e 4/7 dall’arco), 10 rimbalzi, 6 assist e due stoppate nella sfida decisiva. Nella serie lo statunitense ha viaggiato ad una media di 25 punti, 8.3 rimbalzi e 5.6 assist a partita, tirando il 47.6% dal campo e il 36.7% da tre. Soltanto in gara-3 Tatum ha tradito le aspettative, mettendo a segno solo 10 punti. Ad ovest il premio per il miglior giocatore delle finali conference se lo è aggiudicato Steph Curry.
LE POLEMICHE DI GARA-7
Gara-7 delle finali di Eastern Conference di NBA è stata segnata anche da una decisione arbitrale piuttosto controversa: all’inizio del terzo quarto, dopo circa un minuto di gioco, Max Strus ha segnato una tripla che sarebbe valsa il -2 degli Heat, riducendo ad un possesso di svantaggio un divario che aveva raggiunto anche i 17 punti. Dopo 3 minuti, però, gli arbitri sono andati a rivedere l’azione decidendo di annullare il canestro a Miami, togliendo loro i 3 punti appena realizzati. Il motivo? Straus avrebbe pestato con il tallone sinistro la linea laterale, ma dalle immagini della regia il tocco non sembra chiaro.
Quello che ha scatenato le polemiche, però, è stata la scelta di intervenire su un episodio del genere: è, infatti, molto raro che un direttore di gara fermi il gioco per controllare una situazione simile, a distanza di minuti. Solitamente il controllo al video si fa per determinare se un tiro sia effettivamente da tre o due punti. L’allenatore degli Heat a fine partita ha espresso tutto il suo disappunto, dicendosi scioccato per la chiamata arbitrale. Nonostante le lamentele, Spoelstra ha ammesso la superiorità degli avversari, complimentandosi con i Celtics.