NBA, SCAMBIO FOLLE DONCIC-DAVIS: LAKERS E DALLAS CAMBIANO TUTTO
La NBA ci ha abituati a scambi impensabili e in grado di spostare gli equilibri nel giro di una notte: così funzionano gli sport made in Usa, senza il bisogno di addentrarci ora nelle regole che riguardano salary cap, contratti e altro ancora. Quello che è accaduto poche ore fa, lanciato dall’insider Shams Charania e poi ripreso da tutti i colleghi, ha però del clamoroso: c’è già chi l’ha definita la trade più clamorosa nella storia della NBA. In soldoni: Luka Doncic si trasferisce ai Los Angeles Lakers che girano Anthony Davis ai Dallas Mavericks, solo marginale (ma potrebbe non essere così) il passaggio in gialloviola di Maxi Kleber e in Texas di Max Christie e della prima scelta 2029 (sempre molto relativo parlarne adesso) mentre una terza squadra coinvolta nello scambio è Utah, cui va Jalen Hood-Schifino.
Intendiamoci: lo scambio è davvero pazzesco, assurdo per certi versi e non necessariamente in accezione negativa. Cambiano squadra, a metà stagione, due dei migliori giocatori NBA, recentemente selezionati all’All Star Game (l’ennesimo per entrambi): quando nella Lega si parla di All Star la carne al fuoco scoppietta, ma qui siamo in presenza, presumibilmente, anche di due futuri Hall of Famer. La scelta numero 1 al draft 2012, già campione NBA con i Los Angeles Lakers, e il numero 3 del 2018, un giocatore che da quando ha messo piede sui parquet NBA è stato in odore di MVP.
Siamo davvero sinceri nel dire che, svegliandoci questa mattina con questa notizia, abbiamo dovuto controllare che non fosse il primo aprile o si trattasse di uno scherzo da parte di qualche social media manager. Invece no, è tutto vero: inevitabilmente, la geografia della NBA attuale ne risulta stravolta. Tuttavia, dopo aver superato lo shock nell’apprendere che Doncic e Anthony Davis hanno cambiato squadra, tocca anche fare qualche analisi legata al campo e a come questa trade possa impattare sui destini di Los Angeles Lakers e Dallas Mavericks, non solo a breve termine (cioè da qui a giugno) ma anche per il futuro.
Intanto, sono già diventati virali i video dei giocatori che reagiscono in tempo reale a uno scambio arrivato con le partite in corso (ad esempio Kevin Durant e la panchina dei Phoenix Suns, diretti interessati visto che siamo nella Western Conference) e, inoltre e soprattutto, pare che nessuno dei diretti interessati fosse al corrente delle manovre delle loro franchigie fino alla comunicazione dell’operazione; lo stesso LeBron James, che spesso e volentieri si dice “influenzi” le decisioni dei Lakers, in questo caso sarebbe stato all’oscuro di tutto (difficile da credere, ma tant’è).
I PRO DELLO SCAMBIO DONCIC – DAVIS
La NBA si è svegliata stanotte con la notizia dello scambio tra Lakers e Dallas: coinvolti, clamorosamente, Luka Doncic e Anthony Davis. Perché lo scambio potrebbe essere un ottimo affare? Vediamola dal lato dei Mavericks: Dallas mette a roster un giocatore come Davis, devastante nella metà campo difensiva (anche se non ha mai vinto un premio di difensore dell’anno lo avrebbe meritato almeno un paio di volte) ma in grado di spostare parecchio in attacco, tanto da essere recentemente diventato uno dei giocatori con più partite da 40 punti e 20 rimbalzi. Il fit con Kyrie Irving potrebbe essere pazzesco, molto più di quello dell’ex Cleveland e Boston con Doncic: vero che i due l’anno scorso hanno raggiunto la finale NBA, ma c’è anche chi sostiene che entrambi nella stessa squadra non potessero portare al titolo.
Lato Lakers: inevitabilmente con Doncic aumenta a dismisura il talento a disposizione di coach JJ Redick, arriva alla Crypto.com Arena un giocatore entusiasmante, capace di creare dal palleggio per sé o per i compagni, uno che potrebbe andare in doppia cifra per assist e segnare 30 punti a partita. Diciamo che a Los Angeles hanno poi cominciato a pensare al futuro: LeBron James continua a mettere numeri pazzeschi (tripla doppia anche questa notte) ma ha 40 anni, si è tolto lo sfizio di giocare insieme al figlio Bronny e quindi potrebbe dire stop anche a giugno. Doncic, che rispetto a lui ha 15 anni in meno (e 6 meno di Anthony Davis), può rappresentare il volto della franchigia per tanti anni: potenzialmente, sarà lui il leader dei Lakers quando LeBron appenderà le scarpe al chiodo.
I CONTRO DELLO SCAMBIO DONCIC – DAVIS
Nello scambio Doncic-Davis i pro sono tanti e forse non li abbiamo nemmeno citati tutti, ma i contro dello scambio NBA fanno altrettanto rumore. Se a Dallas la questione tattica e immediatamente di campo sembra poter creare una squadra devastante, è anche vero che i Mavericks hanno perso un potenziale Hall of Famer nel pieno della carriera, uno che l’anno scorso aveva portato la franchigia in finale e che si pensava potesse essere in grado di condurre Dallas alla terra promessa.
Emotivamente un colpo non da poco, ora andrà capito se il solo Irving possa essere in grado di aprire spazi e soluzioni come lo sloveno era in grado di fare, possiamo dire che senza Doncic, pur guadagnando tremendamente sotto canestro – e può davvero essere la chiave di volta per un titolo – viene a mancare un’alternativa sul perimetro in termini di punti, assist e imprevedibilità e, fattore non da poco, l’uomo franchigia degli ultimi sei anni e mezzo.
Per i Lakers il contro dello scambio NBA è più ovvio, per due ragioni: la prima è che senza Anthony Davis i gialloviola perdono tantissimo in termini di protezione del ferro, forse la trade è stata dettata dalle sensazioni positive date dal rientro di Jarred Vanderbilt (che non giocava da un anno) ma in termini “assoluti” lo scambio per Doncic, difensivamente parlando, è deleterio per Los Angeles vista la scarsa attitudine dello sloveno nel fondamentale.
In più, Doncic è un giocatore che per essere efficace ha bisogno di avere tanto la palla in mano: è un playmaker nei fatti, ma da point guard a Los Angeles gioca un certo LeBron James e non si può dimenticare come anche Austin Reaves sia diventato più centrale nella fase di costruzione. Dunque, che fare? Si vedrà: a margine, con Kleber e Christie le due squadre si siano scambiate dei lunghi sostanzialmente simili, certo il primo è più perimetrale ma qui probabilmente siamo davvero ai dettagli.
LE PREVISIONI SULLO SCAMBIO DONCIC DAVIS
Per chiudere l’analisi dello scambio NBA Doncic Davis, possiamo fare un commento e una previsione su quanto potrebbe accadere nel breve periodo. Nostra personalissima opinione: nell’immediato, sarebbe forse Dallas a guadagnare di più e dunque a poter correre verso quel posto nei playoff che attualmente manca ai Mavericks. I Lakers potrebbero addirittura rischiare il play in: sono attualmente quinti a Ovest a una partita da Denver che è quarta, ma dietro sono tutte attaccate e, non si dovesse trovare immediatamente la quadra, dopo l’All Star Game perdere qualche partita di troppo potrebbe significare affondare, perché Doncic e LeBron sono giocatori dal grande QI cestistico ma anche loro dovranno trovare la giusta quadratura del cerchio.
Forse appunto sono più pronti a Dallas, anche per il modo di giocare di Anthony Davis: tuttavia attenzione al futuro, i Mavericks tra poco dovranno porsi il problema del post-AD-Irving, i Lakers come detto si sono già mossi per affidare la squadra a Doncic e Reaves (innanzitutto) nell’attesa di trovare il terzo componente che faccia diventare i gialloviola realmente da titolo, o comunque una credibile contender (c’è chi parla di Jayson Tatum: per ora è fantabasket ma, se a Boston le cose cambiassero, presumibilmente i Lakers sarebbero la sua destinazione favorita). Noi sinceramente non vediamo l’ora di vedere i due giocatori con le nuove maglie e quello che realmente succederà sul parquet, ricordando che in questo momento sia Doncic che Davis sono ai box per infortunio e dunque potrebbe esserci da aspettare…