Il fenomeno noto come “needle spiking” si sta diffondendo a macchia d’olio in Europa. Migliaia di giovani hanno denunciato di essere stati vittime di una puntura in discoteca. Prima la sensazione di essere punti da un ago, poi un segno rosso sul braccio, giramento di testa e nausea. Cominciato in Ingiliterra, il fenomeno ha fatto registrare centinaia di denunce anche in Belgio e Francia. Il timore degli inquirenti è quello che uno sconosciuto possa iniettare una droga o una sostanza tossica. Intanto, mentre le indagini vanno avanti ormai da diversi mesi, ieri a Tolone c’è stato il primo fermo.



Il giovane, 20enne, è stato rinviato a giudizio per “violenze aggravate dalla detenzione di un’arma (siringa) e dalla premeditazione”. Il ragazzo, come spiega il Messaggero, “è in detenzione provvisoria”. Il sospetto è che possa essere lui l'”iniettatore seriale”, che questa volta non sarebbe riuscito a scomparire nel buio, ma sarebbe stato identificato da diverse persone presenti sul luogo dove i giovani stavano ballando, sulla spiaggia di Mourillon. Circa venti persone sono corse dagli agenti per chiedere aiuto lamentando di aver subito delle “punture”. Tra le vittime, anche una poliziotta, ora ricoverata.



In Francia aperte varie inchieste

Nel fine settimana, in Francia, sono state una decina le denunce di “needle spiking”. Quattro ragazzi e tre ragazze che hanno denunciato il fatto alla gendarmeria a Auch. Tutti stavano partecipando alla tradizionale festadi Pentecôtavic e hanno avvertito la sensazione di una puntura al braccio, con un chiaro segno di iniezione. “Abbiamo aperto un’inchiesta” ha spiegato il procuratore di Auch Jacques-Edouard Andrault.

Il fenomeno, cominciato nel Regno Unito e in Irlanda nel 2021, si è diffuso a macchia d’olio in tutta Europa. Inizialmente le denunce riguardano solamente giovani donne sottoposte a iniezioni clandestine di sedativi non identificati, in discoteca o ad un concerto. Dopo le iniezioni, le vittime avvertivano sintomi come capogiri o nausea. Nei mesi successivi vari i casi in Belgio e Francia. Proprio qui, da Tolosa a Grenoble, sono stati aperti dei fascicoli sulla somministrazione di presunte sostanze nocive, anche se gli esami tossicologici al momento non hanno rilevato la presenza di alcuna sostanza. Ora, dopo mesi di indagini, il primo fermo.