Il progetto Cities varato da Confcommercio con Anci per contrastare la desertificazione commerciale che tra il 2012 e il 2023 ha portato a 135mila cessazioni di attività. Si tratta di un’emergenza alla quale Cities replica con un articolato piano con tre punti con iniziative politiche e di collaborazione ma anche azioni di partenariato pubblico-privato. Il lavoro vede al centro regolamenti e piani urbanistici per arrivare al riconoscimento delle economie di prossimità che siano di interesse pubblico, come spiega Il Sole 24 Ore. Lo scopo del progetto è quello di valorizzare lo spazio pubblico, con le vetrine e i dehors, dei negozi storici. Prevede inoltre la rigenerazione delle aree commerciali urbane e dei mercati.



È nato così il partenariato pubblico-privato tra l’associazione e i comuni. In generale, è prevista una cooperazione maggiore tra istituzioni, imprese e cittadini per finire con i progetti di pianificazione, progettazione e gestione degli spazi pubblici che possono rivitalizzare i quartieri. “Molte regioni hanno legiferato sui distretti. A Bari, per esempio, i negozianti insieme al Comune organizzano azioni di promozione ed eventi per qualificare il mix dell’offerta” spiega Paolo Testa, responsabile Settore urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio. A supporto di questa iniziativa è stata creata OpenCities, piattaforma digitale dedicata alle città e alle economie urbane, per condividere idee e progetti.



I progetti di riattivazione nelle città turistiche

Il progetto “Spazio pubblico innovativo” di Confcommercio punta alla riattivazione di spazi sfitti che andranno resi attrattivi per gli assi commerciali con lo scopo di rivitalizzare la zona della territoriale di Parma. Quella di Firenze e Arezzo vede invece il cantiere “Turismo, identità ed equilibrio” che affronterà in modo interdisciplinare la movida mentre a Palermo l’obiettivo è la disciplina del commercio in centro storico per contenere gli impatti dei flussi turistici. Confcommercio, insieme all’Istituto Tagliacarne ha elaborato il “Service index” che misura l’acccessibilità ai servizi di prossimità per quantificare quali sono raggiungibili nel raggio di 15 minuti a piedi dalla residenza dei cittadini.



Come ricorda il Sole 24 Ore, le città rischiano inoltre di andare incontro a squilibri tra generazioni insostenibili: la qualità dei servizi e l’offerta culturale e commerciale sono considerati fattori di contrasto a questi fenomeni. In particolare le città che affrontano flussi importanti di turisti, hanno un impatto anche sulla vivibilità urbana e cambiano l’offerta commerciale. Nel corso dell’anno, inoltre, si rafforzerà il rapporto di reciproca collaborazione con gli amministratori locali per lavorare ad una nuova visione delle città italiane.