NEGOZIATI DI PACE, APERTURA UCRAINA ALLA RUSSIA

La guerra in Ucraina sta entrando nella sua fase finale. Ne è certo Mykhailo Podoliak, consigliere dell’ufficio di presidenza di Volodymyr Zelensky. In collegamento con il canale ucraino Freedomua, non ha parlato di negoziati di pace, ma degli scenari del conflitto. «La domanda è quanto durerà questa fase. Potrebbe prolungarsi perché i russi stanno lanciando tutte le loro risorse e vogliono passare alla cosiddetta guerra di posizione».



L’obiettivo dell’Ucraina è «sbloccare tutte le sue regioni, incluse quella di Donetsk e Luhansk», quindi quella in cui si sta entrando è «fase della guerra di contrattacco» che «sarà dura» per gli ucraini. «Purtroppo ci saranno perdite», ha aggiunto il consigliere di Zelensky. Il presidente ucraino, invece, ha parlato di diplomazia, riaprendo ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. Attualmente i negoziati tra Kiev e Mosca sono ufficialmente interrotti, ma è sicuro che «la fine (della guerra, ndr) sarà diplomatica». Il conflitto «sarà sanguinoso, si combatterà, ma finirà definitivamente solo grazie alla diplomazia».



VERSO RAMSTEIN-BIS: NUOVO INCONTRO SU UCRAINA

Non si può non notare una svolta, forse solo apparente, nella retorica delle autorità ucraina, visto che alcuni giorni fa la vicepremier Iryna Vereshchuk aveva, ad esempio, dichiarato che trattare con la Russia non ha senso perché l’obiettivo del presidente Vladimir Putin era la distruzione del Paese e che quindi l’unica strada da seguire è la guerra fino alla fine. Nel frattempo, gli alleati preparano una Ramstein-bis. Il 23 maggio si terrà un nuovo incontro dei Paesi che aiutano l’Ucraina, ma online. Si tratta della riunione dei Paesi alleati degli Stati Uniti, Nato e non che forniscono assistenza militare all’Ucraina. Dunque, sarà un incontro tra una quarantina di Paesi. Ad annunciarlo il portavoce del Dipartimento della Difesa americano, John Kirby, che però non ha anticipato i temi dell’incontro. Il “Gruppo consultivo sulla difesa dell’Ucraina” si è riunito per la prima volta il 26 aprile presso la base di Ramstein in Germania. A quell’incontro parteciparono tra gli altri i ministri della Difesa di Usa, Gran Bretagna, Paesi Ue, Giappone, Israele. Decisero di aumentare in modo significativo l’assistenza militare all’Ucraina. Fu allora che la Germania diede il via libera alla fornitura di armi pesanti.

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