Su una cosa Russia e Ucraina sono d’accordo: i negoziati di pace sono complessi. Lo conferma Kiev, precisando che però “non rinuncerà alle proprie richieste“. Ma lo evidenzia anche Mosca, per tramite del capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, le cui parole sono riportate dall’agenzia Interfax. “De facto non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche“. D’altra parte, le posizioni si starebbero avvicinando su questioni secondarie. Non mancano le accuse: “Vediamo da parte dei colleghi ucraini la volontà di trascinare le trattative. Non hanno fretta, credono che il tempo stia lavorando per loro e dicono di avere molti centri decisionali con cui alcune decisioni devono essere coordinate“.



Facile intuire quali siano gli aspetti su cui Mosca e Kiev non riescono a convergere. “L’Ucraina non cederà nessuno dei suoi territori e nessuna sovranità alla Russia“, ha ribadito il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. Ad un mese dall’inizio della guerra, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una nota stampa conferma che non c’è alcun consenso con i russi: “Il processo negoziale è molto difficile“.



NEGOZIATI UCRAINA RUSSIA: IL RUOLO DI ERDOGAN

Ma sui negoziati di pace tra Ucraina e Russia si è espresso anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che nel weekend o all’inizio della settimana prossima avrà un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin, mentre nella giornata di oggi è previsto un colloquio col presidente ucraino Volodymr Zelensky. Le intenzioni di Erdogan sono quelle di dire al presidente russo: “Adesso dovresti essere tu l’artefice del prossimo passo per la pace“. Per il presidente turco ora andrebbe risolto il conflitto incoraggiando “un’uscita onorevole” dalla guerra. Stando a quanto riportato dall’emittente Trt, Erdogan ha affermato che Russia e Ucraina possano arrivare ad un compromesso su quattro delle sei questioni che sono al centro dei negoziati di pace, mentre restano le controversie territoriali.



Durante i colloqui tecnici in corso in Bielorussia i delegati delle due nazioni sarebbero vicini ad un compromesso su “questioni come la Nato, il disarmo, la sicurezza collettiva e l’uso del russo come lingua ufficiale“. Le difficoltà invece riguardano “la questione della Crimea e del Donbass, per l’Ucraina è impossibile accettare“. Per quanto riguarda la proposta di Volodymyr Zelensky di indire un referendum sui compromessi concordati con la Russia, Erdogan ha spiegato che così dimostra “una leadership intelligente“.