Nek è stato protagonista, in negativo, della serata di giovedì 26 agosto al Twiga, il locale di Marina di Pietrasanta dove stava cenando con la sua famiglia. All’improvviso il cantante è stato infatti invitato sul palco per eseguire alcuni brani, l’artista ha accettato attirando tante critiche sui social. Il motivo sta nel non rispetto delle norme sul COVID-19. Dopo la serata infatti il profilo del cantante è stato preso di mira dalle polemiche. Fra le varie accuse “Stai contribuendo alla diffusione del virus”. Nek ha deciso di chiarire la sua posizione attraverso Instagram ammettendo di essere stato leggero nell’occasione. Queste le sue parole: “Mi sono preso qualche tempo per rispondere con la calma necessaria su tutto quello che è successo, perché non voglio che passi un’immagine di me che non corrisponde a chi sono”.
Nek e il concerto improvvisato al Twiga: “È stata una leggerezza”
Quindi Nek ha spiegato il perchè si trovasse nel locale: “Mi trovavo con la mia famiglia a una cena nello stabilimento dove ho passato (come ogni anno) l’estate, sempre nel pieno rispetto di tutte le regole Una cena provata all’aperto per i soci clienti dello stabilimento, che ho trascorso defunto al tavolo con i miei congiunti”. All’improvviso l’invito: “Il dj ha alzato il volume su una mia canzone e mi è stato chiesto di accennare un paio di pezzi (non un concerto), ho accettato amichevolmente l’invito a prendere il microfono”. Il cantante chiede scusa per aver commesso una leggerezza: “Ho commesso una leggerezza: la musica crea aggregazione, le persone hanno cominciato a farsi prendere dall’entusiasmo e, anche se l’evento era privato, sarebbe stato meglio non accettare e non prenderlo quel microfono”. Infine però ci tiene a chiarire che: “Ho passato questa estate facendo dei piccoli concerti nel pieno rispetto delle regole di distanziamento a tutela della salute di tutti. E da lì non mi schiodo, la priorità è sempre quella”.