Nek ospite di Domenica In ha colto l’occasione per presentare il suo libro “A mani nude”, che Mara Venier ha definito “un libro onesto dove racconti le tue fragilità, l’amore per la musica, attraverso questo incidente che hai avuto”. Tutto è successo il 19 novembre del 2020: “La mia mente rimuove certi momentacci, ma è stato molto importante scrivere e non usare la musica perchè mi sono aperto maggiormente alle persone”, ha ammesso. Quel giorno Nek ha rischiato di perdere due dita della mano mentre si trovava in campagna: “Un momento di distrazione poteva essere fatale”, ha spiegato.



Nel momento del taglio, il cantante neppure si era accorto: “Ero invaso dall’adrenalina ma il dolore era sostituito dal panico, ma allo stesso tempo ero lucido fortunatamente e non sono andato in un panico eccessivo”. In quel momento, ha spiegato, “ho visto per due volte mio padre con la coda dell’occhio e la sensazione era quella che mi dicesse di togliermi il guanto. Il mio cervello e il mio cuore hanno tradotto questa sensazione in quelle parole”. La sua lucidità gli ha permesso di correre in pronto soccorso prima del lungo intervento di microchirurgia alla mano durato 10 ore. Adesso la mano si muove e le dita rispondono, “ma fare il musicista è ancora complicato, ma io sono un osso duro”, ha commentato. A proposito del papà, Nek continua a sentirlo vicino, “lo avverto soprattutto in campagna, attraverso il vento, la terra…”. Lui non ebbe mai cedimenti se non durante un esame molto invasivo: “Lui disse ‘lascitemi crollare per un momento’. Non voleva portare i problemi in casa e in un certo senso è stato un eroe. Lo abbiamo visto patire un bel po’”.



L’incidente alla mano di Nek

Nel 2020 Nek ha parlato a Verissimo del suo grave incidente domestico: “Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione. Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l’anulare è quasi saltato via e il dito medio per metà ma dopo oltre undici ore d’intervento sono riusciti a salvarmi la mano”. Il cantante ha rischiato seriamente di perdere il medio e l’anulare, tranciati quasi di netto e ricuciti dopo un lungo intervento chirurgico duranto 11 ore. In un’intervista a Il resto del Carlino ha dichiarato: che “La mano è al 75-80%, non so dire se migliorerà ancora” e ha confessato di non riuscire più a suonare la chitarra.



Nek, biografia e carriera

Nek, pseudonimo di Filippo Neviani, è nato a Sassuolo (Modena), il 6 gennaio del 1972. Ha 50 anni. A nove anni inizia a suonare la chitarra e la batteria. Nel 1986 fa il suo esordio nella musica formando il duo country Winchester con Gianluca Vaccari. Inizia a comporre musica nel gruppo White Lady, in cui canta e suona il basso. Il gruppo nasce come cover band dei Police. Sting ha avuto un’importante influenza sul suo modo di fare musica, e ha spiegato in un’intervista che “fin da bambino cercavo di imitarlo”. Nel 1991 il gruppo si scoglie e il cantante inizia la sua carriera da solista. Nel corso della sua carriera il cantante ha venduto più di 10 milioni di dischi in tutto il mondo. Il suo primo album, Nek, esce nel 1992 anticipato dal singolo Amami. L’anno successivo pubblica In te e nel 1994 Calore umano. Nello stesso anno termina il contratto con la casa discografica Fonit Cetra e il cantante ne firma uno nuovo con la Warner Music Italy. Nel 1996 esce l’album Lei, gli amici e tutto il resto e il cantante partecipa l’anno successivo al Festival di Sanremo con il brano Laura non c’è.