Nek è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Dedicato. L’estate volge ormai alla conclusione, e questa stagione sarà sicuramente ricordata a lungo da Filippo Neviani: “E’ stato straordinario tornare a cantare dal vivo, tornare sul palco dopo quello che abbiamo vissuto tutti, dopo questo momento di impasse, poteva non essere scontato, questa normalità l’ho trasformata in qualcosa di straordinario. Ognuno di noi che si è mosso per la musica ha potuto percepire questa sensazione nella voglia degli altri di condividere un po’ di leggerezza, io penso sempre che una canzone debba catturarti e portarti fuori dal tuo momento di vita quotidiana. Oggi la normalità è diventata qualcosa di eccezionale. Mi sono emozionato di più, l’ho notato anche in altri artisti, ho visto una predisposizione ad essere emozionati più del previsto, forse perchè oggi ci stiamo riappropriando delle emozioni che giungono dallo stomaco, ci fanno star bene”. E ancora: “Dell’adrenalina non ne ho mai abbastanza, ma ammetto che ho bisogno di un po’ di silenzio, di riappropriarmi dei miei spazi, il silenzio nella musica è fondamentale, può predisporre alla carica ad esempio, è importante. Servirà a far mente locale a pensare cosa sarà il futuro anche non necessariamente attraverso la musica”.



Sulla copertina del suo ultimo singolo, uscito a giugno, vi sono foto di Nek da bambino: “Perchè? Bho per ritornare alla giovinezza visto che l’età avanza, in realtà è stata mia mamma che mi ha fatto vedere queste foto e così ho deciso di usarle per la cover del singolo, una canzone che non è nata come tormentone estivo”. Sull’amore per la campagna: “Sono molto legato alla terra, mio padre mi ha insegnato a riconoscere le stagioni, abbiamo una casa in campagna io e mio fratello, è il luogo dove siamo cresciuti, mio padre ci ha fatto amare la terra e tutto ciò che può nascervi, guai se non ci fosse, è la mia valvola di sfogo”. Nek negli scorsi mesi ha avuto un incidente alla mano: “E’ stata complessa la cosa, sto cercando di recuperare con esercizi, la chitarra non riesco ancora a suonarla ma basso e pianoforte riesco, la mia mano è la mano di un musicista, ho sempre creato le mie canzoni con questa mano, ho accettato e sto cercando di recuperare”. Gigi Marzullo chiede quindi a Nek quale sia il suo momento di evasione: “E’ la musica, che è parte della mia vita, ad esempio durante il primo lockdown io avevo il mio studio ed ho potuto evadere, attraverso la musica sono andato ovunque perchè son riuscito a scrivere, amo molto anche la campagna e il lavoro manuale stacca completamente il cervello e riesco a distrarmi e a ricaricare la batteria”.



NEK: “IO UN MODELLO PER I GIOVANI? ADORO METTERMI IN GIOCO”

Sul fatto che sia un modello per i giovani: “Non penso dai, mi piace mettermi in gioco, credo sia fonte di stimolo e il fatto di affrontare qualcosa di diverso. La musica è sempre la guida ma mi piace muovermi in territori alternativi che fanno sempre parte dell’entertaiment per far passare momenti belli e divertenti”. Sulle sue canzoni a cui è più affezionato: “Sicuramente Laura non c’è,: durante i concerti se non la canto mi linciano, con questa è cominciato il mio successo internazionale, ma anche pezzi come “Lascia come io sia”, e anche “Telefonando” è diventato un pezzo del mio repertorio, i più giovani pensano sia un mio pezzo e io glielo lascio credere. Se telefonando è stato un suggerimento di mia moglie, ma bisognava stare attenti ad avvicinarsi pezzi così importanti perchè se no rischi di rovinarli. i complimenti di Sting? io e lui abbiamo la passione per la terra, Sting è il mio maestro”.



Nek ha un enorme successo anche all’estero: “E’ straordinario, il fatto di pensare che qualcuno al di là dell’oceano stia cantando una tua canzone, tra l’altro in spagnolo, e secondo me in spagnolo le mie canzoni acquisiscono un fascino in più. e’ meraviglioso”. Infine la sua dedica: “Speriamo di vedere presto la luce fuori dal nostro tunnel, mi auguro che tutti possono ritrovare la serenità perduta che manca un po’, soprattutto nei momenti difficili bisognerebbe usare la serenità per attraversarli nel modo migliore, questo è l’augurio che faccio a tutti quanti”.