“La musica non deve fermarsi, mai. I tempi sono quelli che sono ma è già tanto essere qui, in questa piazza meravigliosa con la vostra presenza che infonde gioia”, ha dichiarato venerdì sera Nek sul palco di piazza Trento e Trieste, come riporta estense.com. La gioia del cantante di tornare sul palco è palese anche a Battiti Live 2020. Nek è infatti ospite della seconda puntata, quella da Otranto, e regala al pubblico presente un medley dei suoi ultimi successi ma anche alcuni di quelli storici, come “Almeno stavolta”. Il cantante si dice anche in questa occasione felice di essere di nuovo di fronte ad un pubblico che applaude e gode della sua musica. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Nek tra gli ospiti di Battiti Live 2020

C’è anche Nek tra i cantanti ospiti della seconda puntata di Battiti Live, la kermesse canora dell’estate televisiva condotta da Alan Palmieri e Elisabetta Gregoraci e trasmessa lunedì 3 agosto 2020 in prima serata su Italia 1. Il cantautore, reduce dalla pubblicazione dell’album di inediti “Il Mio Gioco Preferito – Parte seconda” presenta il primo singolo “Perdonare” che per un lungo periodo di tempo è stato messo in un cassetto per poi trovare “vita” proprio durante il lockdown. Una scelta che lo stesso Filippo Neviani ha raccontato così durante la presentazione alla stampa del nuovo album realizzata online tramite Zoom: “io non sto fermo neanche se mi puntano una pistola alla tempia. Avevo iniziato a lavorare a questo album ma in modo discontinuo, perché c’era una tournée di mezzo. Il primo singolo, Perdonare, ha visto la luce otto mesi fa ma è stato messo nel cassetto insieme ad altre canzoni che scrivevo tra un concerto e l’altro. Con la fine del tour è arrivato anche il lockdown. Ne ho approfittato per raccogliere tutto e per scrivere come un pazzo”. Il cantante ha poi aggiunto: “volevo mantenere la promessa data di uscire prima dell’autunno. Dopo un brainstorming di qualche ora tutto il mio team ha deciso di accompagnarmi in questa messa a punto record, scrivendo a distanza, mettendo tutto insieme e uscendo in un momento in cui la musica è in fase di blocco. Però se non ci fosse stata la musica in radio come avremmo passato noi questo lockdown? Condividere, poi, è una mia esigenza personale. Senza la mia musica morirei”.



Nek, le canzoni del nuovo album

“Il Mio Gioco Preferito – Parte seconda” è un disco fortemente voluto da Nek che, nonostante la quarantena e il lockdown imposto dalle regole anti Covid-19, è riuscito nel suo intento. “Sapevo che erano tempi difficili ma ho fatto uscire questo album per un’esigenza umana e non strategica. Scrivo le canzoni per me e sapere di poterle condividere mi apre un’altra visione del futuro. – precisa l’artista durante la conferenza stampa online – Chiunque fa il mio mestiere mi auguro possa dirvi la stessa cosa. La mia musica in generale non deve fermarsi”. Un disco in cui, manco a dirlo, canta l’amore in ogni sua forma e sfaccettatura descrivendone anche i pro e i contro. Un esempio? Il brano “Ssshh!!!” che l’artista ha presentato così: “parlo della necessità di un confronto senza nascondersi dietro una tastiera”. Un brano propiziatorio nato prima del lockdown in cui Filippo Neviani cantante come “il rapporto umano abbia ancora un peso specifico nella vita di tutti noi. Volevo sottolineare l’importanza dei valori umani e quanta mancanza c’è se non c’è un abbraccio. Con un telefonino si perde il senso della realtà stessa. Ma ho fiducia nel futuro”. Un altro brano del nuovo disco si chiama “Imperfetta Così”: “l’imperfezione dell’essere umano è meravigliosa. Mi ritengo un osservatore ed è bello conoscere persone che hanno paura di interagire per non stonare in un discorso, di non dire mai la cosa giusta. E invece quanto è bella l’imperfezione”. Per lanciare il nuovo album Nek ha deciso di fare un concerto live nella piazza di Sassuolo, la sua città: ” sentivo di doverlo fare a Sassuolo, in uno dei punti centrali della mia città. Ho messo insieme musicisti e tecnici cercando di arrangiare al meglio le canzoni nuove, dando un’impronta. È un accenno di repertorio in un momento in cui i concerti mancano. Mi sono emozionato perché non c’era pubblico. Non aver nessuno davanti è stato particolare, mi auguro che arrivi a tutti”.

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