Quattro storie di cronaca, quattro storie di genitori a caccia di verità. A partire da martedì 19 aprile arriverà in prima TV assoluta su Crime+Investigation (canale 119 di Sky) la miniserie “Nel nome del figlio”, prodotta da Loft Produzioni per A+E Networks Italia. Gli autori sono Matteo Billi e Simone Manetti, quest’ultimo cura anche la regia.



“Nel nome del figlio” racconta storie di madri e padri che non si sono mai arresi alla morte dei loro figli, avvenuta spesso in circostanze misteriose e mai del tutto chiare. C’è chi non si è mai rassegnato ad un lutto senza risposte e chi non ha mai accettato un processo senza colpevoli o un’archiviazione troppo frettolosa. Al punto da diventare investigatori, studiando documenti e macinando chilometri per arrivare all’unico risultato accettato: la verità, la giustizia.



LE QUATTRO STORIE DI “NEL NOME DEL FIGLIO”

La prima puntata della miniserie “Nel nome del figlio” è intitolata “Senza respiro” e racconterà il caso di Federico Aldrovandi. Attraverso testimonianze inedite verrà ricostruita la tragica vicenda del diciottenne ferrarese deceduto il 25 settembre 2005 dopo un controllo della Polizia finito con una colluttazione e poi la morte. La puntata del 26 aprile, “Morte di un parà”, accenderà i riflettori sul caso di Emanuele Scieri, l’allievo paracadutista trovato senza vita il 16 agosto del 1999 ai piedi di una torretta nella caserma Gamerra di Pisa.



La terza puntata di “Nel nome del figlio” del 3 maggio avrà il titolo “L’ora della verità” e analizzerà il caso di Valentina Salamone, ritrovata impiccata in una villetta di Adrano, provincia di Catania, il 24 luglio del 2010. Una grande lotta per la verità quella dei genitori della ragazza, Nino e Pina, fino al trionfo della giustizia. Infine, la quarta e ultima puntata del 10 maggio, “Giustizia a tutti i costi”, sul caso di Bruna Bovino, la donna rinvenuta semi-carbonizzata dentro al suo centro estetico a Mola di Bari nel 2013.