Nelle università italiane, così come in quelle americane, sembrano dilagare sempre di più idee ed ideali associati all’antisemitismo. Una questione sondata da un recente sondaggio condotto dall’Istituto Cattaneo e citato dal Corriere della Sera, che ha proposto un sondaggio a 2.579 studenti tra il primo e il secondo anno universitario, sondando sia le idee in merito agli ebrei che un altro ampio spettro di opinioni.



Il sondaggio sull’antisemitismo nelle università è stato condotto tra gli atenei di Milano Bicocca, Bologna e Padova, tra il 29 settembre e il 31 ottobre. Inizialmente le opinioni sugli ebrei erano prettamente marginali, ma dopo lo scoppio del conflitto tra Hamas e Israele il 7 ottobre i ricercatori hanno rivisto i loro piani, cogliendo l’occasione anche per capire come il sentimento anti o pro israeliano sia cambiato sia dopo l’inizio della guerra che dopo la distruzione dell’ospedale di Gaza, il 17 ottobre. Emerge, infatti, che l’antisemitismo nelle università è stato maggiore dopo il 7 ottobre e non dopo il 17, come invece credevano i ricercatori, mentre ad aderire maggiormente a questi modelli anti-ebraici sono soprattutto coloro con valutazioni minori alla maturità e che leggono più raramente.



Il sondaggio sull’antisemitismo nelle università

Insomma, al di là degli aspetti prettamente tecnici del sondaggio, rimane centrale il fatto che l’antisemitismo si diffonde sempre di più nelle università italiane. La guerra in Medio Oriente ha inasprito queste opinioni, che tuttavia sono diventante preponderanti dopo il violento attacco da parte dei terroristi di Hamas e non dopo la distruzione di un ospedale da parte dei militari israeliani, con conseguente ed ovvia perdita di molte vite civili.

Dal sondaggio emerge, in linea generale, che il 46,3% degli studenti delle università italiane appoggia idee associabili all’antisemitismo, ed in particolare la percezione che Israele tratti i palestinesi come fecero i nazisti con gli ebrei. Secondo il 14% degli intervistati, inoltre, gli ebrei controllano i mezzi di comunicazione, mentre per il 30% dimostrano più lealtà dei confronti di Israele che degli stati in cui effettivamente vivono. Similmente, il 29% degli studenti delle università italiane ritiene che gli ebrei siano diventati da vittime ad aggressori, mentre il 30% sostiene che gli ebrei usino strumentalmente la shoah per giustificare le politiche illiberali di Israele.