La neonata trovata morta in un cassonetto della Caritas potrebbe non essere sopravvissuta al parto, e quindi portata al contenitore quando per lei non ci sarebbe stato più nulla da fare. È quanto emerge in queste ore dagli esiti dell’autopsia condotta sul corpicino della piccola, ritrovato avvolto in una felpa in zona Città Studi a Milano.



Al momento il condizionale è d’obbligo in quanto saranno necessari ulteriori esami per capire quando sia avvenuta la morte della neonata. Non si fermano le ricerche della madre, su cui potrebbe pendere l’accusa di infanticidio (che potrebbe però essere derubricata nel caso in cui sia confermata la morte prima del parto). In ogni caso, le autorità ritengono che la donna possa avere bisogno di cure e assistenza urgenti. La Squadra Mobile di Milano non esclude infatti che la madre della neonata possa aver partorito in casa da sola, in un possibile contesto di disagio, ma non è l’unica ipotesi al vaglio degli investigatori. Un aspetto che non viene escluso riguarda la possibilità che la madre stia soffrendo di complicanze legate a una gravidanza e a un parto difficili, oppure ancora che possa soffrire di patologie che potrebbero aver portato la morte del feto.



Neonata morta a Milano ritrovata in un cassonetto, gli ultimi aggiornamenti

Sono molti gli elementi che rendono urgente l’identificazione della madre della neonata ritrovata morta in un cassonetto a Milano. Per il momento il pm di Milano Paolo Storari ha aperto un fascicolo contro ignoti per infanticidio, ma si resta in attesa dell’esito di più approfonditi esami anatomopatologici per stabilire quando sia morta la neonata, se prima o dopo il parto e l’abbandono nel contenitore dei vestiti. Attualmente risulta che gli impianti di videosorveglianza della zona non abbiano fornito elementi utili per identificare la madre, per questo motivo la polizia sta analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza degli autobus della linea 61, nei pressi di una fermata vicina al cassonetto della Caritas.



La neonata è stata trovata venerdì sera da un pensionato che intendeva lasciare una busta di vestiti nel cassonetto della Caritas e che si è invece imbattuto in una manina che sbucava da un fagotto di pile. Dopo aver compreso che si trattava della neonata morta e non di una bambola, l’uomo ha lanciato immediatamente l’allarme.