Una neonata è stata trovata morta in un cassonetto di vestiti usati della Caritas situato nel quartiere di Città Studi all’angolo tra via Sandro Botticelli e via Cesare Saldini, a Milano. La scoperta, come riportato dal Corriere della Sera, è stata fatta venerdì sera da un residente, che nel lasciare una busta ha scorto la manina del piccolo corpo ormai privo di vita, avvolto in un tessuto rosso.



L’uomo ha immediatamente allertato il 118, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della bimba. La Polizia, coordinata dal pm Paolo Storari, ha avviato le indagini per comprendere di chi siano le responsabilità del dramma. Il primo obiettivo è quello di comprendere se la vittima fosse ancora in vita quando è stata abbandonata nel cassonetto oppure se sia morta successivamente. A chiarirlo sarà l’autopsia, in programma oggi. Sul corpicino, ad una prima osservazione, non erano presenti segni di violenza. L’unico aspetto certo ad ogni modo è che la piccola era stata partorita soltanto da poche ore. Aveva il cordone ombelicale tagliato senza alcuna accortezza medica.



Neonata trovata morta in cassonetto a Milano: acquisite le immagini delle telecamere

La Polizia ha acquisito le immagini delle telecamere del quartiere di Città Studi, a Milano, dove la neonata è stata trovata morta in un cassonetto di vestiti usati della Caritas. La persone che l’ha abbandonata lì, infatti, potrebbe essere stata ripresa. È difficile pensare che possa passare inosservata, dato che portava con sé la piccola appena partorita, ancora sporca di sangue e placenta, avvolta in una felpa di pile rossa.

Il corpicino è stato rinvenuto sul pianale di metallo del cassonetto, senza che il meccanismo girevole che fa sì che i vestiti vadano dentro venisse azionato. È per questo motivo che, in base alle prime ipotesi, è plausibile che la piccola fosse già morta al momento dell’abbandono. Viceversa, i passanti, data la zona residenziale molto frequentata, si sarebbero accorti prima del suo pianto o dei suoi movimenti.