Le temperature superano persino i 40 gradi in varie zone d’Italia, in altre li raggiungono senza problemi. È questo lo scenario della calda, bollente estate italiana, dove si susseguono incessanti i consigli di rimanere in casa nelle ore più calde, bere molta acqua fresca e così via. C’è però chi il caldo potrebbe soffrirlo ancor più di noi adulti: i neonati. I piccoli hanno una termoregolazione, ossia quel meccanismo biologico che permette di mantenere la temperatura interna costante, non ancora sviluppata. Per questo sono tra i soggetti più a rischio di ipertemia.



La Società Italiana di Neonatologia ha stilato un vademecum per proteggere i più piccolini. Si parte da una domanda “estiva”: quando viaggiare? Bisognerebbe attendere i primi dieci giorni di vita e poi si può fare le valigie. Non esistono poi ruoli sconsigliati o raccomandati ma crttajente la montagna rappresenta un clima più fresco e adatto ai bambini. È bene evitare pero altitudini superiori ai 2000/2500 metri e rimanere più giorni nello stesso posto per far abituare il bambino. In caso di vacanze al mare i piccoli dovrebbero essere portati nelle prime ore del mattino e sul tardo pomeriggio, evitando le ore più calde.



Come proteggere un neonato

Le vacanze con i neonati richiedono sempre attenzione, l’estate ancor di più. Come sottolinea la Società Italiana di Neonatologia, il mezzo da scegliere non è univoco. L’auto va bene ma evitando le ore più calde. Bene anche il treno. L’aereo può essere scelto per lunghi spostamenti, favorendo la suzione durante atterraggio e decollo. Per idratare il neonato, invece, è bene offrirgli più volte il seno o il latte artificiale. Il piccolo non va mai esposto al sole per prevenire scottature ed eritemi: inoltre non è consigliato l’uso di creme solari.



Riguardo i vestiti, i piccoli vanno coperti come noi perché il mito che sentano più freddo non è reale. Per quanto riguarda le attività da fare, certamente delle belle passeggiate all’aria aperta lo faranno divertire. Da evitare il bagno al mare o in piscina nei primi giorni o settimane di vita. Per proteggerlo invece dalle punture di insetto si potrebbero evitare zone lacustri o si potrebbero usare dei cerottini antizanzara da porre sui vestiti. I farmaci da portare con sé potrebbero essere antipiretici (paracetamolo in gocce) e creme per l’arrossamento della pelle.