A Uno Mattina in Famiglia il caso del neonato che è stato abbandonato negli scorsi giorni presso le campagne di Trapani, precisamente in località Paceco. Il programma di Rai Uno ha ospitato il vice brigadiere dei carabinieri, Alberto Marino, colui che ha portato il neonato in ambulanza per poi scortarlo in ospedale, e che ha raccontato: “Il 4 ottobre alle 17:30 io e il collega riceviamo una richiesta dalla centrale operativa di Trapani relativa ad un ritrovamento di un neonato nelle campagne di Paceco. Io e il collega ci siamo precipitati in ospedale per predisporre il tutto al meglio in modo che il bimbo entrasse il più velocemente possibile per essere visitato e curato nell’immediatezza, poi abbiamo intercettato l’ambulanza, abbiamo scortato l’ambulanza e abbiamo raggiunto l’ospedale”.
Il neonato è stato chiamato Francesco Alberto, Francesco perchè trovato il giorno del Santo, e Alberto dal nome proprio del vice brigadiere: “Adesso sta bene – ha spiegato il militare – risponde bene, è ancora giustamente in terapia intensiva al reparto di neonatologia di Trapani, è forte, 3 chilogrammi, è lungo 50 cm, si farà grande”. Quindi ha proseguito: “Io sono sposato da 12 anni e ho tre figli di 10, 6 e 4 anni. come l’ho raccontata a loro? Non nascondo che ho dovuto usare delle parole dolci per spiegare un evento così triste ma la semplicità dei bimbi… hanno subito detto che volevano giocare con loro, è il loro mestiere il gioco e li fa stare bene”.
NEONATO ABBANDONATO A TRAPANI, PARLA IL CARABINIERE: “NON VOGLIO GIUDICARE NESSUNO MA…”
Il militare non si sente di giudicare chi ha abbandonato il neonato nelle campagne di Trapani: “Io non voglio giudicare nessuno, ognuno ha la propria storia, non sappiamo cosa c’è dietro, ma esistono molti modi per gestire un abbandono. C’è la ruota degli abbandonati, la madre può partorire in totale anonimato in ospedale e lasciare il bimbo alle dipendenze dei medici, però il fatto di lasciare un neonato in un sacchetto…”.
E ancora: “Io sono nell’arma dal 2006, ho svolto servizio principalmente al nord, poi nel palermitano e da agosto sono a Trapani. Un’esperienza indimenticabile, rimarrà impressa per tutta la mia vita, impossibile dimenticare quello che è stato”. Chiusura sulle indagini: “Si è già aperto un fascicolo per scoprire chi è il responsabile. A Francesco Alberto auguro tutto il bene di questo mondo, merita di vivere serenamente”.