Si è chiuso il cerchio in merito alla vicenda del neonato abbandonato un anno fa presso la campagna di Paceco in provincia di Trapani. Le forze dell’ordine, come scrive Fanpage, sono risaliti ai genitori, due giovanissimi, la madre 16enne e il padre 19enne, fermati con l’accusa di tentato omicidio in concorso. A trovarli sono stati i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trapani e della Stazione di Paceco. La vicenda risale precisamente all’ottobre 2022, quando il piccolo che era stato fortunatamente rinvenuto da un contadino nelle campagne, che aveva immediatamente chiamato i carabinieri e quindi il 118.
Il neonato era stato ritrovato avvolto in una coperta, e venne trovato nel giorno di San Francesco di conseguenza gli venne dato il nome di Francesco Alberto in onore del santo di Assisi e del carabiniere che per primo l’ha preso in braccio. I due presunti genitori, ricordiamo, una ragazza di 16 anni e un ragazzo di 19, sarebbero entrambi residenti a Trapani e la notte del parto avrebbero deciso di abbandonare il piccolo in un terreno, con la piena consapevolezza, stando a quanto scrivono i magistrati “di esporre il loro figlio non soltanto ad astratti ed eventuali pericoli conseguenti al suo stato di incapacità di difesa, bensì al rischio di una morte pressoché certa, evitata per fattori del tutto indipendenti dalla loro volontà”.
NEONATO ABBANDONATO A TRAPANI: IL DNA HA DATO ESITO POSITIVO
Da quando il piccolo era stato rinvenuto, lo scorso autunno, le autorità hanno subito cercato di rintracciare chi lo avesse abbandonato e in questi mesi sono stati visionate le immagini di sorveglianza della zona, ma anche ascoltati i residenti e i proprietari dei veicoli che sono passati in quell’area in quei giorni.
Inoltre, sono stati svolti accertamenti presso ospedali, medici di base, consultori, di modo da rintracciare eventuali persone che avessero chiesto aiuto nel periodo indicato. Dopo aver ristretto il cerchio, le conferme sarebbero arrivare dall’esame del Dna eseguito dal Ris di Messina che hanno dato esito positivo. La 16enne si trova ora presso un istituto penale per minorenni, mentre il 19enne presso la Casa Circondariale di Trapani.