Spesso e volentieri a Natale si verificano i miracoli, e lo stesso è accaduto durante le festività 2021 che si chiudono ufficialmente oggi con la Befana, e che hanno visto un neonato dato per morto, “tornare in vita” alle pompe funebri. Come riferisce il portale Dagospia, citando il giornale americano New York Post, gli impiegati delle pompe funebri stavano di fatto preparando il bambino nato prematuro, e dichiarato in precedenza morto dai medici. Ma quando lo stavano vestendo per la sepoltura, si sono accorti che lo stesso respirava ancora.
Questa storia magica, quasi un miracolo, ci giunge precisamente dalla città di Ariquemes, in Brasile, e si è verificata lo scorso 27 dicembre, due giorni dopo il Natale. La madre del piccolo venuto al mondo prematuramente, una ragazza di soli 18 anni, non si era accorta di essere in dolce attesa, e si era presentata in pronto soccorso con dei forti dolori addominali. I medici, però, l’avevano rimandata a casa, evidentemente sbagliando diagnosi: una volta tornata nella propria abitazione, la giovane ha partorito in casa, senza alcuna assistenza medica. Dopo di che la stessa si è subito precipitata in ospedale con il neonato, un bimbo che, essendo nato diverse settimane prima il termine, pesava solamente 1.5 chilogrammi.
UN NEONATO DATO PER MORTO SI E’ ‘RISVEGLIATO’ ALLE POMPE FUNEBRI MENTRE SI PREPARAVA IL FUNERALE
Il piccolo è apparso subito in condizioni disperate e una volta giunto nel nosocomio è stato dichiarato morto alla nascita: una tragedia. Il miracolo si è verificato il giorno dopo, alle tre del mattino, quando il direttore delle pompe funebri incaricato di preparare il funerale, è andato a prelevare il piccolo corpicino del bimbo, per portarlo nella propria struttura.
A quel punto si è reso conto che lo stesso piccolo stesse respirando e che aveva il battito cardiaco, di conseguenza è tornato di corsa in ospedale, e i medici lo hanno poi ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Attualmente non è comunque ben chiaro quali siano le condizioni fisiche del neonato prematuro.