Tragedia a Quartucciu, nella città metropolitana di Cagliari. Qui un neonato di due mesi è morto in piazza, tra le braccia della madre, mentre lei lo stava allattando. Non si conoscono ancora le cause del decesso: per questo il pubblico ministero di Cagliari, Andrea Vacca, ha disposto l’autopsia. Due le ipotesi avanzate dai medici. Il piccolo potrebbe essere deceduto per una malformazione congenita oppure per un malore anche legato al caldo asfissiante che sta attanagliando l’Italia, Sardegna compresa.
La tragedia è avvenuta in piazza Raffaele Piras, intorno alle 22:30 del 19 luglio. Il gruppo, composto dal padre di 35 anni, dalla mamma di 33 e dai nonni del piccolo, era seduto nella piazzetta per prendere un po’ di fresco e scambiare due chiacchiere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, proprio lì la mamma avrebbe allattato il piccolo per l’ultima volta.
Disposta l’autopsia
Il neonato, poco prima di morire, è svenuto. La mamma, infatti, lo stava allattando quando il piccolo ha perso i sensi. I genitori hanno provato immediatamente a rianimarlo: subito sono accorse altre persone che si trovavano in piazza per praticare le manovre di rianimazione. In pochi istanti è stato contattato anche il 118, che è arrivato in piazza velocemente per tentare di salvare la vita al bimbo.
Purtroppo, nonostante i numerosi tentativi di rianimare il piccolo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri che stanno indagando sul caso. Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato il caldo (le massime nel cagliaritano sono state di 44 gradi nella giornata di ieri) ad uccidere il piccolo, o una malformazione genetica. L’autopsia disposta dal pm della procura di Cagliari accerterà le cause del decesso improvviso del piccolo. Esclusa l’ipotesi del soffocamento a causa di un rigurgito.