Tragedia in Romania dove un neonato è morto dopo un battesimo “violento”. Come riferito da numerosi organi di informazione stranieri e italiani, fra cui IlFattoQuotidiano, il bimbo è stato immerso troppo nell’acqua dal sacerdote durante la cerimonia, e di conseguenza è andato in arresto cardiaco prima di morire. Il drammatico evento si è verificato in una chiesa ortodossa, dove il rito prevede che il piccolo venga immerso per tre volte, e non una sola come avviene invece per i cristiani.



“Il bambino piangeva – le parole del padre della piccola vittima a Monitorul de Suceava – ma il prete lo ha sommerso tre volte nell’acqua e lui ha inalato acqua. L’ho preso, l’ho asciugato, dai medici ho scoperto che ha inalato 110 ml di acqua… Se vedessi un bambino con la bocca spalancata e piangere, non lo immergeresti completamente nell’acqua, giusto?”.



NEONATO MORTO DOPO BATTESIMO: PRETE SOSPESO DAL SERVIZIO

La chiesa successivamente ha fatto sapere che “Il prete di Suceava è stato sospeso dal servizio, non presta servizio fino alla fine delle indagini”, mentre una petizione online che ha raggiunto in breve tempo circa 56000 firme ha chiesto che il rito venga modificato: “La morte di un neonato a causa di questa pratica è un’enorme tragedia – si legge sulla stessa – questo rischio deve essere escluso affinché la gioia del battesimo trionfi”. Il dramma è avvenuto presso la città di Suceava, nel nord est della Romania, un paese dove l’80% è ortodosso e dove la Chiesa è una delle istituzioni più apprezzate. Anche per questo è molto difficile che il rito battesimale cambi, nel frattempo la magistratura ha aperto un’indagine per fare chiarezza, e non sono da escludere delle condanne. Il bimbo deceduto aveva solo sei settimane, e dopo il decesso è stata eseguita l’autopsia che ha confermato la presenza dell’acqua nello stesso, la causa della morte.

Leggi anche

Enrica Bonaccorti, dall’ex marito Daniele Pettinari al flirt con Renato Zero/ Amori ed ex della conduttrice