“Una tragedia non prevedibile“. Questo, secondo quanto emerso, l’esito della consulenza disposta dalla Procura di Roma sulla vicenda del neonato morto soffocato all’ospedale Pertini tre giorni dopo la nascita, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio scorsi. Stando alla ricostruzione riportata dal Corriere della Sera, il bimbo sarebbe stato presumibilmente schiacciato dalla madre che si sarebbe addormentata, esausta, dopo averlo allattato. La donna, riferisce Repubblica che ha raccolto le sue parole dopo le conclusioni del consulente incaricato dal pm Maria Sabina Calabretta, avrebbe dichiarato di essere stata lasciata da sola, “ignorata” insieme al suo piccolo dagli infermieri, come avrebbe messo nero su bianco nella sua denuncia.
Per la Procura, da quanto si apprende in queste ore, i protocolli sarebbero stati rispettati e il dramma non sarebbe dovuto a negligenze del personale. Secondo le conclusioni della consulenza firmata dal professor Luigi Cipolloni, madre e figlio sarebbero stati monitorati con regolari visite nella stanza e nulla avrebbe potuto far presagire un epilogo simile. Una posizione davanti a cui la mamma del neonato, attraverso i microfoni di Repubblica, avrebbe replicato dicendosi “scioccata” e determinata a non fermarsi nella battaglia per avere giustizia.
Neonato morto soffocato al Pertini di Roma, per il consulente del pm “tragedia non prevedibile”
La morte del neonato soffocato al Pertini di Roma tre giorni dopo il parto, quindi, secondo l’esperto incaricato dal pubblico ministero fu una tragedia “non prevedibile”. Il personale sanitario avrebbe monitorato le condizioni di madre e figlio regolarmente, con visite ogni 2 e poi ogni 3 ore come da protocollo, ma quanto accaduto la notte tra il 7 e l’8 gennaio scorsi sarebbe stato un dramma che nessuno, stando alla consulenza, avrebbe potuto immaginare.
La donna, secondo la ricostruzione riportata dal Corriere della Sera, fu ricoverata il 4 gennaio per il parto programmato nell’ospedale della Capitale. Il bimbo sarebbe venuto alla luce il 5 gennaio seguente, senza problemi di salute. I controlli post parto, secondo il consulente del pm, sarebbero avvenuti secondo i protocolli. La sera in cui si sarebbe consumato il dramma, il personale della struttura avrebbe effettuato l’ultima visita nella stanza dove si trovava la donna, con altre tre pazienti, poco dopo le 23. Poco dopo, la donna si sarebbe addormentata per la stanchezza, schiacciando il piccolo. Circa 45 minuti dopo la mezzanotte, gli infermieri sarebbero tornati nella stanza scoprendo la tragedia. Per il neonato non ci sarebbe stato più nulla da fare.