I marito e moglie fermati nelle scorse ore dalle autorità, sarebbero i genitori del neonato trovato morto in aiuola presso il comune di Roccapiemonte, in provincia di Salerno. Ad affermarlo sono i colleghi di Fanpage, sottolineando come i due di cui sopra, un 47enne e una 42enne, sarebbero stati identificati dopo il fermo, e sarebbero residenti poco distanti dal luogo dove il corpicino senza vita del bimbo è stato ritrovato. L’uomo è stato portato in carcere, mentre la donna è stata ricoverata in ospedale, sottoposta a controlli accurati dopo il parto, ed è piantonata dai carabinieri. Un testimone che ha visto il neonato nell’aiuola ha riferito a Fanpage che sembrava che lo stesso stesse dormendo, poi la macabra scoperta. Le autorità stanno indagando per omicidio anche se al momento è difficile capire se il bimbo sia nato già morto o se sia stato ucciso successivamente, magari a seguito di qualche mossa sbagliata durante un parto casalingo. Solo l’autopsia, che verrà eseguita all’obitorio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, chiarirà le cause del decesso. I due arrestati non hanno precedenti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NEONATO TROVATO MORTO IN AIUOLA A SALERNO, ARRESTATI PER OMICIDIO MARITO E MOGLIE
Svolta immediata in merito all’indagine riguardante il neonato trovato senza vita in aiuola in quel della provincia di Salerno. Come riferito poco fa da TgCom24.it, due persone, marito e moglie, sono stati fermati e arrestati per omicidio, e con grande probabilità si tratta dei genitori del piccolo trovato a Roccapiemonte. I due, 47 anni lui, 42 la moglie, sono stati arrestati durante la notte appena passata da parte dei carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno. “È una tragedia immane – il commento di Carmine Pagano, il primo cittadino di Roccapiemonte – che ha scosso la nostra comunità. Spero che questa storia possa risolversi presto, chiunque sia il colpevole resta una tragedia infinita”. Il piccolo corpicino senza vita è stato notato da un passante in aiuola, che ha poi dato l’allarme. Il bambino aveva il cordone ombelicale ancora attaccato, e di conseguenza si pensa sia morto poche ore dopo essere venuto al mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NEONATO TROVATO MORTO A SALERNO: IL CORPO RINVENUTO IN UN’AIUOLA
Una tragedia di proporzioni immani si è consumata nelle scorse ore a Rocciapiemonte, nel Salernitano, dove un neonato è stato rinvenuto privo di vita presso un’aiuola di un parco residenziale. Erano circa le 19 di ieri, mercoledì 2 settembre 2020, quando un passante, che si stava recando nei garage, si è casualmente accorto della presenza del corpicino del bimbo in via Roma, dando l’allarme dopo alcuni secondi di comprensibile agitazione. Il piccolo presentava ancora il cordone ombelicale, oltre a una ferita alla testa. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia locale e i carabinieri di Rocciapiemonte e di Mercato San Severino. La salma del bebè, in seguito all’esame effettuato in sede dal medico legale, è stata trasportata all’obitorio del nosocomio di Nocera Inferiore e ora sarà sottoposta a esame autoptico per capire di più circa l’atroce destino che l’ha colpito. L’ipotesi più accreditata fin qui è che fosse venuto al mondo da poche ore, mentre la ferita al capo potrebbe essere consequenziale a una possibile caduta o antecedente alla stessa.
NEONATO TROVATO MORTO A ROCCIAPIEMONTE, IL SINDACO: “CHE TRAGEDIA”
Il sindaco di Rocciapiemonte, Carmine Pagano, in seguito al ritrovamento del cadavere del neonato, ha voluto commentare con le seguenti parole l’accaduto: “Per la nostra comunità, profondamente scossa da quanto accaduto, è senza dubbio una tragedia immane. Mi auguro che questa vicenda possa trovare soluzione al più presto, anche se, a prescindere dall’identità del colpevole di questo vile gesto, rimane il dramma infinito”. Addirittura, stando a quanto riferito da alcuni testimoni presenti in loco, sul corpicino del bimbo sarebbero state viste camminare delle formiche, a testimonianza del fatto che l’abbandono non fosse avvenuto da poche ore. Gli inquirenti stanno ora riesaminando accuratamente la situazione per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto e arrivare così all’individuazione dei responsabili, sfruttando anche i rilievi tecnici effettuati dalla polizia scientifica. L’obiettivo, ora, è unicamente quello di rendere giustizia a una giovane, giovanissima vittima della follia umana, che dimostra ogni giorno di non conoscere confini.