Il caso del neonato ustionato a Napoli continua a tenere banco a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. L’inviato Vittorio Introcaso, collegato dall’esterno dell’ospedale “Santobono”, ha asserito: “Il bambino sta meglio. Qualche secondo fa il dottor Zamparelli ci ha spiegato telefonicamente che il piccolo sta migliorando e che i medici sono adesso impegnati in un summit per capire come procedere. Le infezioni stanno guarendo bene. Il bimbo è stato sottoposto nei giorni scorsi a un trapianto di derma ed è ora aggrappato alla vita. Sta reagendo bene, ma le condizioni sono ancora gravi e la prognosi rimane riservata. Molto probabilmente sarà sottoposto a un secondo trapianto tra una decina di giorni.



Il rischio più grande, ora come ora, è quello delle infezioni che potrebbero colpirlo e rivelarsi letali a quest’età. Intanto, gli inquirenti stanno cercando di capire cosa sia successo in quei 4 giorni di buio, dal 12 al 16 marzo, quando il 118 e i vigili del fuoco hanno portato in salvo il bambino. La mamma non ricorda assolutamente nulla e ha effettuato alcune dichiarazioni spontanee, affermando che i rapporti con il padre di suo figlio erano burrascosi ed era vittima di maltrattamenti.



NEONATO USTIONATO A NAPOLI: GENITORI DETENUTI IN CARCERE

Nei giorni scorsi si è parlato di scottature, candeggina, solventi, ferri caldi, acqua bollente, ma ancora non si sa da cosa siano state provocate le ustioni sul corpo del neonato, che per fortuna sta reagendo benissimo a una situazione estremamente complicata. Ad oggi, dunque, non si capisce cosa sia accaduto realmente. I genitori sono rispettivamente al carcere di Portici (lei) e di Poggioreale (lui). La donna è in una condizione psicologica molto difficile e i suoi avvocati stanno lavorando per farle concedere i domiciliari. Lei ricorda tutto fino al momento del parto, poi riferisce un grande buco nero. “Molto probabilmente – ha spiegato ai microfoni di ‘Storie Italiane’ Vittorio Introcaso – voleva tenere questo bambino e temeva che anche questo figlio, come successo con quelli avuti in precedenza, potesse esserle portato via. La Procura con molto tatto si sta avvicinando a questa storia e sta cercando di comprendere quale sia la verità”.

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