Ron Brownstein, politico e analista americano, è convinto che determinati elettori voteranno per Donald Trump. Il tycoon sarebbe più avanti rispetto al 2020 sia tra gli elettori neri che ispanici, ma sta ottenendo risultati migliori. La tendenza dei giovani elettori ad allontanarsi da Biden è probabilmente legata alle riduzioni dei salari reali legate all’inflazione, dagli alti tassi di interesse, dai costi immobiliari insostenibili e dal mancato condono dei prestiti studenteschi. Tantissimi giovani, poi, non si recheranno alle urne. Tra gli elettori non bianchi, i sondaggi mostrano un sostegno crescente a Trump a spese di Biden, come osserva Ron Brownstein alla CNN.



Sia i sondaggi pubblici nazionali che quelli degli Stati mostrano che Trump ha sempre più sostegno da parte degli elettori neri e ispanici di qualsiasi candidato repubblicano almeno dal 1960. I sondaggi di The New York Times, NBC News, Wall Street Journal e CBS News, YouGov, pubblicati a pochi giorni di distanza l’uno dell’altro, hanno mostrato che il tycoon avrebbe una percentuale dal 20% al 28% tra gli elettori neri e dal 45% al 48% tra gli elettori ispanici. Si tratta di numeri molto più alti rispetto al 12% di neri e del 32% di ispanici elettori che hanno votato per l’ex presidente nel 2020, secondo gli exit poll di Edison Research condotti per un consorzio di testate giornalistiche tra cui la CNN.



Perché neri e ispanici potrebbero sostenere Trump

Un sondaggio della CNBC pubblicato martedì mostra che Biden attirerebbe solo il 57% di tutti gli elettori di colore, rispetto al 71% del 2020. Per quanto riguarda invece gli elettori ispanici, ci sono differenze nelle metodologie di sondaggio e nel modo in cui viene definito quel gruppo, dunque non è chiaro – da indagine a indagine – quale sia il gruppo preso come riferimento. Inoltre ci sono elettori, come le popolazioni cubano-americane e sudamericane della Florida, ricettive al messaggio del Partito Repubblicano e relativamente indifferenti agli appelli democratici incentrati sugli immigrati dall’America centrale.



Ad esempio i portoricani, in quanto cittadini statunitensi, sono naturalmente meno interessati alle politiche migratorie. Ci sono poi alcune tendenze tra i latinoamericani, come l’aumento del reddito e la crescita della frequenza religiosa conservatore-protestante, che hanno portato ad una crescita di voti per i Repubblicani. Secondo i media Usa, invece, sarebbe più complicato “giustificare” il sostegno a Trump tra gli elettori neri. Secondo il politologo della Emory University Alan Abramowitz, un certo scetticismo nei confronti dei sondaggi è d’obbligo.