Decisamente inquietante il visore per la realtà aumentata e virtuale realizzato da Palmer Luckey. Si tratta di una creazione alquanto bizzarra che si ispira al NerveGear dell’anime giapponese Sword Art Online. Il fondatore di Oculus ha deciso di costruire tale visore VR introducendolo di fatto con tali parole: “Se muori nel gioco, muori anche nella vita reale”. No, non si tratta di una provocazione ma di pura e cruda realtà. In poche parole, se indossi lo stesso visore quando muori nel gioco muori anche nella vita reale, un game over in tutti i sensi. Palmer Luckey, dopo aver realizzato il visore VR di Facebook, ha deciso di dedicarsi ad altri progetti, fra cui quello per un’azienda che produce delle armi.



Come riferisce Multiplayer.it, “attingendo a questa nuova branca che il designer ha risolto il problema della letalità”. Se nell’anime SAO la morte degli utenti che indossavano il NerveGear avviene a causa di potenti microonde, in questo caso il decesso arriva in maniera un po’ differente ma forse ancora più macabra. All’interno dello stesso visore sono state infatti inserite tre cariche esplosive, che quando si perde nel videogioco entrano in azione, uccidendo di fatto chi indossa lo stesso dispositivo.



NERVEGEAR, IL DISPOSITIVO CHE “TI UCCIDE”: PERCHE’ TALE VISORE VR?

“Perché creare un dispositivo del genere?”, si domanda ovviamente Multiplayer, e questione assolutamente lecita. In poche parole si tratta di un omaggio alla serie anime nipponica, a cui lo stesso Luckey si dice molto legato. Nel contempo siamo di fronte senza dubbio ad un esperimento e soprattutto ad una provocazione.

Di fatto un classico modo per far parlare di se stessi: chi infatti avrà il coraggio di indossare il visore, tra l’altro facendo una morte atroce? Lo stesso Luckey, ovviamente, non ha avuto il coraggio di provare il suo NerveGear, e la speranza è che tutti seguano il suo esempio: ma siamo certi che ciò accadrà? Visti i tempi che corrono e la smania di protagonista sui social, non ci mettiamo la mano sul fuoco.