Il suo nuovo singolo si chiama ‘Confessione – Story’, ma una Nesli l’ha fatta anche su Emma Marrone. “Lei è il mio grande amore non corrisposto. In tutti i sensi. Ho amato alla follia l’artista ma anche la persona”, ha dichiarato il rapper e produttore discografico, all’anagrafe Francesco Tarducci. Per lei ha scritto ‘Dimentico tutto’: “Credo che sia venuta benissimo anche se lei è come se la rinnegasse: c’è stato un momento in cui ha anche smesso di suonarla”. A proposito di amore, ha raccontato anche di aver troncato una relazione tossica. “Ho eliminato una persona che è stata molto presente a livello sentimentale per tantissimi anni. Era una presenza tossica”.



Questo è uno dei tanti cambiamenti che Nesli ha apportato alla sua vita. “Ho fatto un cambiamento drastico nel mio team: ho lavorato con un gruppo per tantissimi anni e quando arriva il momento di decidere di cambiare è sempre difficilissimo. Ho cambiato anche casa discografica”. Non mancano critiche all’ambiente nelle sue parole: “L’industria discografica è veramente fredda. Se non hai un pezzo in classifica o che suona in radio, non ti risponde più nessuno al telefono. Se non vali qualcosa ai loro occhi, tu non esisti più, nemmeno umanamente. E questa cosa è orribile”.



NESLI TRA POLITICA E PROGRAMMI TV

Nesli non esclude di entrare in politica in futuro, del resto non ritiene sia un lavoro diverso da quello del cantante. “Devi vendere contenuti e discorsi, convincere la gente, andare su un palco e parlare con dei “fan”. È identico (ride, ndr). Gli elettori sono fan, i comizi sono concerti, il messaggio delle canzoni è il messaggio del partito. L’unica differenza è che gli artisti cantano, mentre i politici parlano e basta”, ha scherzato a FQ Magazine. Ha comunque le idee chiare sul suo ipotetico programma elettorale: “Investirei sulla scuola, per quanto io l’abbia sempre odiata. E poi sulla salute. Una volta che abbiamo tutti il diritto a essere istruiti e sani, allora punterei su altro: dai diritti civili alla legalizzazione della cannabis, ma anche la regolamentazione del concetto di prostituzione”.



Sulla distanza delle istituzioni dai lavoratori del mondo dello spettacolo dopo lo stop per la pandemia Covid: “Siamo tutti una categoria dimenticata. (..) La verità è che lo Stato non può fottersene di gente che fino a ieri ha pagato le tasse. È un atteggiamento di una violenza incredibile, più violento di quella che chiamano dittatura sanitaria”. Infine, Nesli rivela che farebbe invece il giudice di X Factor: “Ho sempre voluto farlo anche se in realtà non mi sono mai proposto per il provino. Mi piace l’idea di portare avanti un lavoro artistico su altri. Questa è una cosa che in futuro voglio fare. Anche per questo ho aperto una mia società di produzione ed edizione”. Invece su The Voice Senior: “Direi proprio di no”.