Un dottorato in Fisica a Princeton per William van Wijngaarden, diventato presto professore di Fisica alla York University di Toronto, in Canada. Negli ultimi vent’anni, il docente si è dedicato alla fisica del clima e a La Verità, ha parlato così: “I dati registrati a partire dal 1990 mostrano un riscaldamento complessivo di circa un grado centigrado ma suggerire che questo implichi un cambiamento climatico catastrofico non ha alcuna giustificazione. (…) La frequenza di eventi estremi come uragani o tornado non è aumentata negli ultimi decenni. Infine, dal 1990 al 2020, il numero di incendi boschivi in Canada è diminuito”.



I modelli climatici globali (Gcm), secondo l’esperto, non sono perfetti: “Sono imperfetti. Per esempio, non hanno previsto l’arresto del riscaldamento degli anni 2000-2015. Inoltre, la congettura del riscaldamento globale antropogenico prevede un maggior riscaldamento globale al confine tra troposfera e stratosfera, cioè alle medie latitudini, a un’altitudine di 11 km. L’aumento di temperatura osservato è molto inferiore a quello previsto da quasi tutti i Gcm: di fatto essi sovrastimano sistematicamente il riscaldamento globale”.



Cambiamento climatico, il fisico: “CO2 benefica per la vita”

Il clima, dunque, è cambiato, ma per William van Wijngaarden, docente di Fisica a Toronto, non in maniera catastrofica. L’esperto ha spiegato a La Verità: “Da quando è monitorato, il clima non è rimasto costante. C’è stato un Periodo caldo medievale, quando i Vichinghi potevano coltivare la Groenlandia meridionale. Successivamente il clima si è raffreddato notevolmente e questo ha portato alla scomparsa degli insediamenti vichinghi. (…) Gli anni tra il 1500 e il 1800 sono noti come la Piccola Era Glaciale: fiumi come il Tamigi e il Reno ghiacciavano regolarmente in inverno, cosa che si è verificata raramente negli ultimi 150 anni”.



Inoltre l’aumento della CO2, a detta dell’esperto, non ha solo aspetti negativi: “È benefica per la vita, è cibo per le piante: i coltivatori di serre la aggiungono abitualmente per promuovere la crescita. Secondo la Nasa, nel periodo 1982-2011, più del 30% della superficie terrestre si è rinverdita”. Per il fisico, “Se si eliminasse la CO2, il pH degli oceani salirebbe oltre 11 (vicino al pH dell’ammoniaca domestica), un pericoloso valore per la vita”. A conclusione, William van Wijngaarden ha sottolineato: “Le inondazioni, con i relativi danni, si verificano invariabilmente in contesti urbani dove la superficie del terreno è stata fortemente modificata dall’uomo. Questo può essere un problema serio ma non è causato dal cambiamento climatico antropogenico. Per gli uragani, i tornado e gli incendi, dai dati storici disponibili non si evince alcuna tendenza né nel numero totale né nell’intensità”.