Non è stata ancora affibbiata nessuna multa ai no vax over 50 che, alla data del 1° febbraio scorso, non si erano ancora sottoposti alla vaccinazione anti-Covid, obbligatoria appunto per chi ha superato il mezzo secolo di vita. Da quella data sono sin qui trascorse cinque settimane o poco più e delle sanzioni (quelle caratterizzate dall’ormai famosa “cifra simbolica”, 100 euro) non v’è ad oggi alcuna traccia. E dire che i soggetti aventi più di 50 anni d’età che non hanno adempiuto all’obbligo sono numerosi.
Stando a una stima effettuata dalla Fondazione Gimbe, a inizio marzo nel nostro Paese c’erano 7,03 milioni di persone che non avevano ancora ricevuto neppure una dose. Come si legge sulle colonne de “Il Corriere della Sera”, “di questi, 1 milione e 260 mila sono over 50 (ma 500 mila di loro sono guariti dal Covid negli ultimi 180 giorni). A questi, poi, si devono aggiungere anche coloro che hanno fatto la prima dose, ma non sono intenzionati a fare la seconda e la terza, comunque previste, e coloro che hanno ottenuto più o meno giustamente una qualche esenzione”.
PERCHÉ NON È STATA ANCORA DATA NESSUNA MULTA AI NO VAX OVER 50?
A questo punto, a fronte di queste statistiche diventa interessante comprendere per quale ragione non siano arrivata ancora nessuna multa ai no vax over 50. La risposta è fornita ancora una volta dal CorSera, che spiega la presenza di veri e propri nella raccolta dei “dati che Sogei, società informatica del Ministero del Tesoro, dovrebbe incrociare tra quelli che arrivano mediante il sistema della tessera sanitaria sugli inadempienti al vaccino e sui guariti certificati da medici e Asl e quelli della banca dati dell’anagrafe vaccinale, a sua volta alimentata dalle Regioni”.
Senza dimenticare l’immancabile questione connessa alla privacy, considerato che il 1° febbraio il Garante per la protezione dei dati personali non aveva ancora espresso il suo parere sulla legittimità nel rendere accessibili ad altri soggetti gli elenchi dei no vax. Così, senza conoscere i nominativi dei non vaccinati, l’Agenzia delle Entrate si è ritrovata letteralmente con le mani legate, senza poter adottare alcuna contromisura.