Nessuna pietà per Ulzana, diretto da Robert Aldrich
Giovedì 10 ottobre 2024, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16:30, il film western del 1972 dal titolo Nessuna pietà per Ulzana. La pellicola è diretta dal regista e produttore statunitense Robert Aldrich, film maker di numerosi progetti cinematografici di successo, come Che fine ha fatto Baby Jane? e Quella sporca dozzina. Le musiche hanno invece la firma del compositore Frank De Vol, che nel corso della sua carriera lavorerà con il regista in diverse occasioni, tra cui Il volo della fenice (1965) e Quella sporca ultima meta (1974).
I protagonisti del film Nessuna pietà per Ulzana sono interpretati dall’attore statunitense Burt Lancaster, considerato uno tra le più grandi star della storia cinematografica grazie a capolavori come Da qui all’eternità (1951) e L’ultimo Apache (1954), e dall’attore Bruce Davison, candidato al Premio Oscar come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Che mi dici di Willy? (1990). Nel cast di Nessuna pietà per Ulzana anche Jorge Luke, Richard Jaeckel, Joaquín Martínez, Lloyd Bochner e Karl Swenson.
La trama del film Nessuna pietà per Ulzana: il west dal volto più violento
Nessuna pietà per Ulzana narra la storia di una piccola tribù di pellerossa Apache che, guidata dal loro capo Ulzana, decide di abbandonare la riserva che era stata destinata loro, a causa delle terribili condizioni di vita a cui sono costretti, vessati da alcuni funzionari corrotti che li privano delle loro risorse.
Prima di fuggire, gli indiani decidono di derubare i militari di alcuni cavalli e armamenti, così il tenente DeBuine (Bruce Davison) riceve l’ordine di recuperare la refurtiva e catturare gli indiani senza perdere ulteriore tempo.
Per aiutarlo in questa missione, DeBuine viene affiancato da due personaggi molto diversi da lui: McIntosh (Burt Lancaster), un uomo che ha passato la propria vita ad apprendere le tradizioni degli indiani, e il nativo americano Ke-Ni-Ty (Jorge Luke).
Il loro viaggio si rivelerà molto più difficile del previsto, infatti i pellerossa seminano violenze e atrocità lungo il loro cammino, ciò perché, così come spiegato da Ke-Ni-Ty, secondo le loro tradizioni la forza di ogni nemico che riescono a sconfiggere, si trasferirebbe dentro di loro, permettendogli di diventare invincibili contro i loro avversari.
Gli uomini di DeBuine sono ormai esasperati, e lo stesso tenente fatica a mantenere la propria integrità dopo quanto sono stati costretti ad assistere.
Per fortuna riescono finalmente a rintracciare la tribù di pellerossa e, dopo aver sconfitto uno per uno gli indiani, anche Ulzana dichiara la resa, inginocchiandosi di fronte ai propri avversari e permettendo loro di mettere fine alla sua vita.