La Super AI, un’Intelligenza artificiale ancora più evoluta rispetto a quella già avanzatissima al momento in uso, non arriverà in tempi rapidi. Ne è convinto Brad Smith, presidente di Microsoft, che ha parlato appunto della possibilità che la “macchina” superi l’uomo. Secondo quanto svelato dal numero uno della multinazionale co-fondata da Bill Gates, parlando con alcuni quotidiani britannici, la Super AI non vedrà la luce prima dei prossimi 12 mesi, anzi forse anche di più, visto che quell’obiettivo appare decisamente lontano ora come ora. “Non c’è assolutamente alcuna probabilità di vedere questa cosiddetta super intelligenza artificiale, in cui i computer sono più potenti delle persone, nei prossimi 12 mesi. Ci vorranno anni, se non molti decenni, ma credo ancora che sia il momento di concentrare l’attenzione sulla sicurezza”, le parole di Brad Smith riportate da Hdblog.it, facendo chiarezza su una possibile minaccia dell’intelligenza artificiale nel breve periodo, così come ventilato da numerosi addetti ai lavori.
Smith ha esortato a concentrarsi maggiormente sull’aspetto sicurezza nello sviluppo dell’IA, spiegando: “Ciò di cui abbiamo davvero bisogno sono i freni di sicurezza. Proprio come hai un freno di sicurezza in un ascensore, un interruttore automatico per l’elettricità, un freno di emergenza per un autobus, ci dovrebbero essere freni di sicurezza nei sistemi AI che controllano le infrastrutture critiche, in modo che rimangano sempre sotto il controllo umano”.
“NESSUNA SUPER AI NEL GIRO DI 12 MESI”, IL PRESIDENTE DI MICROSOFT E IL RIFERIMENTO AL PROGETTO Q-STAR
Secondo Hdblog le principali preoccupazioni erano rivolte al progetto Q-Star e la sua potenziale svolta “pericolosa”, vicenda che ha generato non poche polemiche, dando vita al caso Altman, prima licenziato e poi riassunto da OpenAI, la società di Microsoft che realizza ChatGPT.
Q-Star è un progetto di Artificial General Intelligence (AGI), un’intelligenza artificiale in grado di risolvere problemi estremamente complessi che richiedono anche ragionamento logico e apprendimento dai feedback, ma secondo il presidente di Microsoft tale tipo di AGI è ancora lontana dall’essere realizzata, quando dirà per fortuna…