Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in conferenza stampa ieri sera, per la prima volta dopo le manifestazioni popolari di protesta contro il governo sfociate in uno sciopero generale per chiedere di aderire ad un accordo sul cessate il fuoco per il rientro degli ostaggi, ha chiesto perdono ai familiari dei rapiti uccisi da Hamas. “Ho detto alle famiglie, lo ripeto e lo dico questa sera: vi chiedo perdono per non essere riusciti a riportarli indietro vivi. Siamo stati molto vicini, ma non ci siamo riusciti“, ha detto.
Aggiungendo anche che la risposta sarà forte e “Hamas pagherà un caro prezzo“, sottolineando la ferma volontà di non ritirare le truppe da Gaza e di voler proseguire con le operazioni militari per liberare le persone che sono ancora in vita tenute prigioniere all’interno di tunnel e nascondigli dei terroristi. Le sue posizioni però hanno suscitato la reazione da parte del presidente Usa Biden, che dopo mesi di trattative fallite con Egitto e Qatar per cercare di ottenere un accordo per la tregua ha criticato il premier sottolineando che non starebbe facendo abbastanza per terminare il conflitto.
Netanyahu risponde alla decisione della Gran Bretagna sullo stop invio armi: “Vergognoso, ma restiamo determinati ad eliminare Hamas”
Netanyahu nel discorso pubblico, in risposta alle proteste generali in tutto il paese, ha respinto ogni accusa, sia da parte delle famiglie degli ostaggi sia da parte degli Usa in merito al mancato raggiungimento dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Nonostante le scuse per i sei ostaggi ritrovati morti ha comunque ribadito la necessità del proseguimento delle operazioni militari aggiungendo anche un netto rifiuto all’ipotesi di ritiro dal corridoio Filadelfia perchè “Struttura vitale per gli approvvigionamenti di armi di Hamas“.
Successivamente su X il premier ha anche risposto duramente alla decisione della Gran Bretagna di porre un stop parziale alle forniture di armi in Israele, misura annunciata da Starmer prima dell’estate ma che diventerà effettiva prossimamente, Netanyahu ha definito il provvedimento come “Vergognoso“, soprattutto per il fatto che tra le persone uccise il 7 ottobre c’erano anche 17 cittadini britannici, ma ha comunque specificato che questo non modificherà in alcun modo la determinazione di eliminare Hamas.