NETFLIX AUMENTO PREZZI ANCHE IN ITALIA

Il costo degli abbonamenti cresce ancora: scatta un nuovo Netflix aumento prezzi. Il “ritocco” è ufficiale, perché accedendo al sito italiano della nota piattaforma streaming si trovano i nuovi prezzi per tutte le formule di abbonamento, da quella “base”, la standard, con la pubblicità, fino a quella più costosa, la premium. Ora il piano standard con cui è garantita una qualità video in Full HD non costa più 5,49 euro ma 6,99 euro, quindi l’aumento è di 1,50 euro. Se si sceglie questo piano, ma optando per la formula che non prevede la pubblicità, l’aumento invece è di un euro, perché si passa da 12,99 euro a 13,99 euro.



Per quanto riguarda invece il piano premium, con il quale Netflix garantisce audio spaziale e la qualità video più alta tra 4K (Ultra HD) e HDR, l’aumento del costo degli abbonamenti è di due euro: infatti, si passa da 17,99 euro a 19,99 euro.

Non si tratta del primo intervento sui prezzi della piattaforma, che l’anno scorso aveva lanciato il nucleo domestico, affinché gli account possano essere condivisi solo tra persone conviventi. I pacchetti standard consentono che solo due dispositivi si connettano contemporaneamente al servizio, invece il premium consente che fin a quattro dispositivi possano collegarsi simultaneamente.



DA QUANDO SCATTANO GLI AUMENTI DEGLI ABBONAMENTI

La notizia dell’aumento dei prezzi di Netflix non arriva come un fulmine a ciel sereno, perché era stato previsto dagli analisti nelle scorse settimane, anche per via di altri aumenti altrove. Ora tocca a Italia e Spagna a partire da oggi, venerdì 18 ottobre 2024, per i nuovi clienti. L’aggiornamento dei prezzi per chi ha già un abbonamento scatterà invece da domani, sviluppandosi nel corso delle prossime settimane in base anche ai cicli di fatturazione degli abbonati, che riceveranno la notifica del ritocco un mese prima dell’applicazione dei nuovi prezzi.



Nel frattempo, arrivano dati da cui si evince che la scelta di Netflix di puntare sulla redditività anziché sull’espansione del numero di abbonati, che non verrà più fornito dall’anno prossimo, è legata all’ampliamento della gamma di piani e ha inciso sui prezzi. L’utile netto è salito, ma la crescita di nuovi iscritti invece è in calo rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso.