Emergono piccole informazioni in più sulla tragedia avvenuta nella mattinata di oggi in seguito all’incidente che ha provocato la caduta di un aereo ultraleggero nei pressi di Roma, precisamente tra Nettuno e Latina, in zona Grugnole. Come riporta Il Messaggero, il velivolo era un monomotore biposto a 3 assi, appena decollato poco prima dell’aviosuperficie Ali di Nettuno, molto frequentata anche dai paracadutisti. L’ultraleggero era decollato da circa trenta secondi prima di essere coinvolto nel drammatico incidente prima ancora di raggiungere quota 300 metri. Anche per questo si è generato molto rapidamente l’incendio, dal momento che il serbatoio era ancora pieno, scatenando le fiamme che hanno travolto il mezzo. Il velivolo è andato completamente distrutto nell’impatto con il suolo. Anche a causa dell’incendio non vi è stata alcuna speranza di sopravvivenza per il pilota ed il passeggero, i due presenti sul mezzo. Le condizioni meteo erano buone ed anche la visibilità. Come precisa Il Messaggero, l’aereo è caduto nei pressi del lago usato come punto di riferimento dai piloti diportisti della zona. Attualmente sono in corso gli accertamenti dei carabinieri di Anzio e Nettuno. Secondo alcuni testimoni, le fiamme sarebbero uscite dal vano motore proprio mentre il velivolo precipitava nei pressi della scuola di paracadutismo Crazy Fly. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUOVO INCIDENTE AEREO A NETTUNO

Un aereo ultraleggero è caduto stamane in quel di Nettuno, nota località della provincia sud di Roma, nel Lazio. Non vi sono ancora moltissime informazioni a riguardo, ma il velivolo in questione apparteneva alla scuola di volo Crazy Fly, e pare si sia incendiato subito dopo aver impattato con il suolo. Due le persone a bordo, molto probabilmente un pilota e un passeggero, entrambe morte carbonizzate a seguito delle fiamme che hanno avvolto l’aereo dopo la caduta, anche se non è da escludere che i due siano morti proprio nel momento dell’impatto con l’asfalto. L’allarme è scattato in tarda mattinata odierna, attorno alle ore 10:40, e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con ben cinque mezzi per domare le fiamme scature dal velivolo, un rogo decisamente importante visto il carburante presente nel serbatoio dello stesso aereo. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri delle compagnie di Anzio e di Nettuno, nonché gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Latina.



NETTUNO, AEREO CADUTO: UNA SETTIMANA FA LA MORTE DEL 23ENNE DANIELE PAPA

Non è ancora chiaro cosa sia successo e cos’abbia portato alla caduta, se un errore umano o un guasto tecnico, e le indagini sono in corso e il velivolo (quello che rimane in realtà), è stato posto sotto sequestro per ulteriori verifiche. Sicuramente non un periodo facile per i voli degli ultraleggeri nei cieli di Roma, visto che una settimana fa era precipitato un altro aereo, provocando la morte di Daniele Papa, ragazzo di appena 23 anni di Cerveteri, allievo che era decollato assieme al suo istruttore dall’aeroporto di Roma Urbe per una esercitazione. Il velivolo, in quel caso, si inabissò nel Tevere, e quasi per miracolo l’istruttore Giannandrea Cito, ragazzo trent’enne, riuscì a salvarsi e a cavarsela con una prognosi di una ventina di giorni. Il giovane era stato invece dato inizialmente per disperso, poi il giorno dopo, a seguito di svariate ore di ricerche da parte dei vigili del fuoco, di carabinieri e polizia, era stato rinvenuto ancora sul suo posto con la cintura allacciata. Sulla vicenda si indaga per omicidio colposo.

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