E’ stato ufficialmente impiantato nel cervello di un uomo il primo impianto di Neuralink. A comunicarlo è stato il “padre” del progetto, l’uomo più ricco del mondo nonché CEO di Tesla e di SpaceX, Elon Musk. L’operazione, come si legge sul sito di TgCom24, è stata portata a termine nella giornata di domenica, 28 gennaio 2024, e il paziente, ha fatto sapere il manager di origini sudafricane, si sta “riprendendo bene”. Attraverso la propria pagina X (ex Twitter), Musk ha aggiunto che: “I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi di neuroni”. Neuralink progetta dei dispositivi connessi che vengono impiantati nel cervello per comunicare con i computer solamente con il proprio pensiero, un sistema rivoluzionario nonché ennesimo progetto all’avanguardia che Elon Musk sta portando avanti in questi anni.
Secondo lo stesso imprenditore, Neuralink potrà essere utile un domani ad aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche a poter interagire con i dispositivi, e l’obiettivo è quello di rivoluzionare il cervello così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora, tramite dei chip che hanno il compito di fornire una vita migliore a chi ha dei problemi neurologici o delle lesioni traumatiche, leggendo le onde cerebrali.
NEURALINK, PRIMO IMPIANTO NEL CERVELLO UMANO: IL VIA LIBERA DELL’FDA E IL RECLUTAMENTO
Il via libera dalla FDA, la Food and Drug Administration, a condurre i primi esperimenti sull’uomo era giunto lo scorso mese di maggio, dopo di che, a fine 2023, era stato avviato il reclutamento dei volontari, ed ora il primo impianto reale. Neuralink aveva già condotto in passato numerosi test sugli animali, attirando anche molte critiche da parte degli attivisti, che avevano accusato Musk di aver violato l’Animal Welfare Act, accuse rimandate al mittente.
L’azienda di neurotecnologie co-fondata da Musk nel 2016 ha l’ambizione di poter potenziare le capacità umane ma anche e soprattutto curare le malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson o la SLA per cui oggi non esiste una cura.