I neurologi hanno individuato dove si “nascondono” nel cervello i neuroni del cosiddetto “libero arbitrio”, quelli che fanno fare le scelte libere alle persone: stando ad una recente scoperta si troverebbero nell’area 120/47, a livello delle tempie. A portare alla luce questa affascinante scoperta sono stati i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze della Washington Universirty di Saint Louis, che hanno pubblicato recentemente sulla rivista “Neuron” uno studio sui neuroni del libero arbitrio che sarebbero di due diversi tipi: uno per quelle cose che ci danno beneficio e uno invece per quelli che ci promettono guai.



I neuroni sarebbero posti a cavallo fra la corteccia cerebrale prefontale ventro laterale (vIPEC), nonché nella corteccia cingolare anteriore (ACC). Quelli della prima area valutano pro e contro, e vengono utilizzati per risolvere problemi complessi che riguardano anche le emozioni. Quelli invece della seconda ci dicono cosa possiamo scegliere. Uno studio che di fatto completa il lavoro svolto nel 2005 dai ricercatori della Mayo Clinic, che hanno individuato nel cervello dove avviene l’effetto cornice, il framing effect, quell’effetto che indica che ogni decisione viene incorniciata dalle informazioni ambientali in cui la stessa è inserita “In modo da adottare inconsciamente – scrive a riguardo il Corriere della Sera – un comportamento flessibile che si adatta al contesto”.



NEURONI DEL LIBERO ARBITRIO, ECCO COME AGISCONO SULLA LUDOPATIA

In questo caso l’area del cervello che si occupa di questa funzione è la corteccia prefrontale ventro-mediale (vmPFC), nella zona delle tempie ma più all’interno. Tali scoperte sono importanti in quanto utili in diversi campi, come ad esempio la ludopatia, la malattia del gioco d’azzardo.

Secondo gli studiosi, infatti, un’alterazione dell’area 120/47 potrebbe spiegare la cosiddetta “bias della mano calda”, ovvero, quel fenomeno cognitivo che induce un giocatore a continuare a giocare dopo una vincita, pensando che la fortuna sia girata dalla sua parte, puntando sempre più soldi. I suoi neuroni, in questo caso, mandano troppi impulsi, mentre quelli che dovrebbero avvertirli dei rischi, subiscono un bias di giudizio che porta il giocatore a fare scelte sbagliate.