New York alle prese con il caos migranti. Prima la rabbia nei confronti dei governatori repubblicani del Sud, che spedivano nella Grande Mela colonne di pullman pieni di rifugiati. Poi i dissidi con Biden, accusato di non aver mobilitato aiuti federali per fronteggiare l’emergenza in quella che è la più grande città americana. Infine, la difficile gestione per un afflusso di richiedenti asilo – 130mila solo nell’ultimo anno – che ora non sono più gestibili. Così, il sindaco Eric Adams è arrivato ad offrire biglietti aerei, di sola andata, per andare altrove: qualunque destinazione che sia di loro gradimento in tutto il mondo, affinché lascino respirare la città.



Lo scorso inverno si sono moltiplicati improvvisamente gli arrivi, spiega il Corriere della Sera. Il sindaco, che già faticava a trovare alloggio per i senza fissa dimora della città, ha cercato di aprire nuovi Shelter comunali, allestendo grandi tende a Randall Island e altri parchi. Neanche questa misura, però, ha sortito gli effetti sperati. Così, Adams ha cominciato una campagna sempre più aspra per spingere gli immigrati verso altri luoghi. L’offerta è ghiotta: un biglietto per qualunque destinazione, che sia anche Australia, Sudafrica o Europa: l’unica condizione è che questi Paesi devono accettare i migranti.



Adams: “A New York due scuole di pensiero sui migranti”

Eric Adams è stato accusato dai progressisti di insensibilità morale e di violazione dello statuto che impone a New York di dare alloggio a chiunque ne abbia bisogno. Il sindaco democratico ha però risposto che la norma è inapplicabile nell’emergenza attuale. Ha dunque chiesto alla Corte Suprema dello Stato di New York di sospenderla, vista la situazione di emergenza della città. Il primo cittadino ha poi comunicato ai richiedenti asilo che continuano ad arrivare – circa quattromila a settimana – che a New York non c’è più posto. Il sistema dei rifiuti, che prima ospitava 50 mila senzatetto, ha raddoppiato la propria capienza ma non basta.



A New York, dunque, non c’è più posto. La proposta di Adams di muoversi verso nuovi luoghi sta ricevendo una buona accoglienza tra i migranti: alcuni hanno accettato come destinazione il Marocco, altri la Colombia o altri Stati dell’Unione come il Michigan. Non mancano però le proteste e le accuse. I liberali sono infatti per l’accoglienza e accusano Adams di cinismo. “Oggi a New York ci sono due scuole di pensiero. Una sostiene che tutti sono liberi di andare in giro per il mondo e venire a New York. E noi siamo obbligati a prenderci cura di loro finché lo desiderano: cibo, alloggio, cure mediche, vestiti, lavanderia, assistenza psicologica. Tutto a spese dei nostri contribuenti. L’altra scuola sostiene che questo non è sostenibile” spiega il sindaco.