Nella giornata di ieri il sindaco di New York Eric Adams ha annunciato un forte taglio al budget disponibile per gestire i servizi della Grande Mela, che comporterà, fra le altre cose, un congelamento delle assunzioni della polizia e obbligherà la chiusura delle biblioteche la domenica. Lo stesso primo cittadino newyorkese ha spiegato che la “crisi economica” è derivante dalla gestione dei migranti che ha comportato un importante investimento dal punto di vista economico. I tagli dovrebbero portare a ridurre il numero degli agenti del Dipartimento di Polizia sotto i 30.000 per la prima volta dagli anni ’80, mentre i soldi destinati al Dipartimento dell’Istruzione verrebbero ridotti di un miliardo di dollari in due anni. Verrebbe anche ritardata l’introduzione del compostaggio nel Bronx e Staten Island, iniziativa per contrastare la diffusione dei topi nonché contro il cambiamento climatico.
Infine, i tagli indebolirebbero i programmi della scuola estiva e della scuola materna. “Nessuna città dovrebbe essere lasciata a gestire una crisi umanitaria nazionale in gran parte da sola, – ha spiegato Eric Adams, sindaco di New York – e senza il sostegno significativo e tempestivo di cui abbiamo bisogno da Washington, DC, il bilancio di oggi sarà solo l’inizio”. E ancora: “In tutto il mio tempo al governo, questo è probabilmente uno degli esercizi più dolorosi che abbia mai affrontato”.
NEW YORK, TAGLI A SCUOLA E POLIZIA: LA REPLICA DI LINCOLN RESTLER
Lincoln Restler, presidente del caucus progressista del Consiglio comunale, ha detto che il suo gruppo voterà contro i tagli definendo gli stessi “Inutili, pericolosi e draconiani”, e secondo cui “non faranno altro che peggiorare la crisi di accessibilità di New York e ritardare la ripresa economica della nostra città tagliando i finanziamenti per le scuole, l’assistenza all’infanzia, l’assistenza alimentare e altro ancora che aiutano i newyorkesi a vivere e crescere famiglie in questa città”.
Eric Adams ha fatto sapere che gli alti costi della crisi dei migranti hanno comportato un depauperamento delle risorse unito al rallentamento delle entrate fiscali nonché alla fine degli aiuti federali dopo la pandemia. Il sindaco di New York, ricordiamo, è un esponente democratico al suo secondo anno in carica, ma la gestione della città sta mettendo a rischio la sua conferma.