Con una mossa a sorpresa che ha già causato non poche critiche, New York è diventata ufficialmente la prima città al mondo ad introdurre una tassa sul traffico cittadino fine a ridurre (almeno sulla carta) l’enorme congestione stradale che si crea ogni giorno nelle ore di punta ed anche l’inquinamento dell’aria: la decisione è stata presa all’ultimo minuto da parte della governatrice democratica dello stato – Kathy Hochul – che solamente lo scorso giugno aveva accantonato una proposta simile a causa di non meglio precisate “conseguenze impreviste” per i cittadini di New York; mentre ora sembra che la norma sia stata parzialmente riscritta per ridurne l’impatto economico ed evitare – soprattutto – di colpire i numerosissimi taxi che con uno sciopero avrebbero potuto bloccare l’intera città.
Partendo dal principio, secondo quanto riportano i quotidiani locali la tassa sul traffico – che entra ufficialmente in vigore oggi – avrà un costo differente in base al tipo di veicolo e all’orario in cui transiterà, mentre sarà limitata alla sola area a sud di Central Park (dove si trovano l’Empire State Building, Times Square, Ground Zero e, più in generale, l’intero distretto finanziario): le auto private negli orari di punta – tra le 5 e le 21 in settimana e tra le 9 e le 21 nel weekend – pagheranno 9 dollari o 2,25 negli altri orari; mentre camion e bus in base alla dimensione ne dovranno pagare tra i 14,40 e i 21,60 e saranno esclusi i taxi – fermo restando un aumento delle tariffe per i passeggeri – e i mezzi pubblici.
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Insomma, in altre parole per transitare nella parte meridionale di New York si dovrà pagare una tassa che non è ancora chiaro se sarà giornaliera o scatterà ogni volta che un veicolo accede all’area designata (magari perché costretto a spostarsi più volte dentro e fuori da quella stessa zona); ma nel frattempo è già certo che non sono mancate le ferme ed accese critiche per la governatrice che – almeno fino a questo momento – non ha ancora manifestato l’intenzione di annullare la sua decisione i cui introiti serviranno (ha spiegato) a finanziare i mezzi pubblici e il rifacimento delle strade.
Le critiche più accese contro la nuovissima tassa di New York sono arrivate dal governatore del vicino New Jersey Phil Murphy che ha già provato (fallendo) ad impugnare la norma nei tribunali, ma non manca neppure l’opposizione dell’influente sindacato degli insegnanti, dei tassisti e – quasi naturalmente – dei cittadini preoccupati che a rimetterne saranno solamente le loro tasche senza alcun beneficio per la viabilità o la qualità dell’aria; senza dimenticare che pure il presidente eletto Donald Trump ha già promesso di cancellare la norma non appena si insedierà alla Casa Bianca: una minaccia – tuttavia – che potrebbe rivelarsi solamente tale senza che il presidente possa fare veramente nulla in merito dato che a livello federale la norma di Hochul è già stata approvata.