Già sotto indagine per presunti finanziamenti dalla Turchia, il sindaco di New York Eric Adams deve fare i conti con un’altra grana: le accuse di molestie sessuali da parte di una ex collega. La citazione contro il democratico è stata presentata in tribunale mercoledì e sostiene che la querelante è stata “aggredita sessualmente a New York, mentre entrambi lavoravano per la città di New York”.
Il documento in questione è stato depositato ai sensi dell’Adult Survivors Act, una legge dello stato di New York che prevede una finestra di riepilogo di un anno per gli accusatori di cattiva condotta sessuale degli adulti per avviare azioni legali che in precedenza sarebbero state vietate a causa dei termini di prescrizione. La finestra scade il 24 novembre.
Nuovo grattacapo per Eric Adams
Come riportato dalla stampa americana, la citazione parla di “violenza sessuale, percosse e discriminazione sul lavoro sulla base del genere e del sesso del querelante, ritorsioni, ambiente di lavoro ostile e inflizione intenzionale di disagio emotivo”. “Non è vero, non è mai accaduto”, ha smentito seccamente il sindaco dalla tradizionale parata di Macy’s per il Giorno del Ringraziamento. Accuse rispedite al mittente anche dal portavoce: “Il sindaco non sa chi sia questa persona. Se mai si sono incontrati, non se lo ricorda. Ma non farebbe mai nulla che possa danneggiare fisicamente un’altra persona e nega vigorosamente qualsiasi affermazione del genere”. La donna che ha puntato il dito contro Adams ha chiesto 5 milioni di dollari più la copertura delle spese legali. Una gatta da pelare per il primo cittadino dem, che deve fare i conti con un crollo nei sondaggi: fatale per il gradimento dei suoi cittadini la gestione dell’emergenza migranti e l’allarme criminalità. Tant’è che, indiscrezione delle ultime ore, Andrew Cuomo sta valutando una sua candidatura a sindaco di New York.