Alta tensione tra i democratici dopo il durissimo attacco che il sindaco dem di New York ha sferrato al presidente Usa Joe Biden, a cui ha lanciato anche un accorato appello affinché si decida ad aiutarlo a gestire l’afflusso di immigrati nella Grande Mela. «La città è stata distrutta dalla crisi dei migranti», ha dichiarato durante una tavola rotonda organizzata dall’Associazione dei sindaci afroamericani. Nelle sue osservazioni, il sindaco di Nyc ha preso di mira anche alcuni funzionari eletti della Grande Mela: «Nessuno dei miei è venuto a Washington DC per combattere per le risorse che stanno per minare ogni agenzia della nostra città».



Non ha però menzionato il viaggio di Jumaane Williams a Washington per chiedere proprio ai funzionari federali ulteriori aiuti per i migranti. Le accese affermazioni di Eric Adams non sono cadute nel vuoto. Stando a quanto riportato dal New York Post, ci sono stati, infatti, degli incontri a porte chiuse con i funzionari della Casa Bianca e con l’amministratrice dell’Agenzia federale per la gestione delle emergenze Deanne Criswell, in cui si è discusso appunto della crisi dei migranti.



“BIDEN HA VOLTATO LE SPALLE A NEW YORK”

Le dichiarazioni del sindaco di New York arrivano dopo numerose altre critiche all’amministrazione Biden, che ad esempio si rifiuta di fornire ulteriori sgravi fiscali, anche se la Grande Mela è alle prese con una crisi da 4,3 miliardi di dollari che ha costretto la città a ospitare più di 56mila migranti in oltre 100 rifugi finanziati dai contribuenti. Infatti, Eric Adams ha accusato il presidente Usa di aver abbandonato New York e di aver scatenato «una delle più grandi crisi umanitarie che questa città abbia mai vissuto». Mercoledì, infatti, il sindaco ha tuonato: «Il governo nazionale ha voltato le spalle a New York. Ogni servizio di questa città sarà colpito dalla crisi dei richiedenti asilo». Adams non ha fatto i nomi dei democratici rimasti silenziosi sul fronte dei finanziamenti agli immigrati, ma il consulente politico Hank Sheinkopf ritiene che abbiano taciuto per non vogliono essere coinvolti nella battaglia di Adams con Biden. «Sta cercando di scaricare il peso sul Presidente, che ha già criticato in passato, ed è molto improbabile che i sindaci delle grandi città o i funzionari federali vogliano unirsi a lui. Non possono criticare un presidente in carica, come ha fatto Adams questa settimana. Stanno pensando: Non si torna mai indietro dopo aver attaccato il presidente del proprio partito», ha dichiarato al New York Post.

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