L’AGGIORNAMENTO DELLA POLIZIA DI NEW YORK: “NON È TERRORISMO”

16 feriti totali, nessuno in pericolo di vita, almeno 5 con gravi ferite riportate: questo il bilancio della sparatoria nella metropolitana di New York, secondo l’ultima aggiornamento della Polizia in conferenza stampa (qui sotto il video integrale, ndr).



Ma soprattutto, l’aggiornamento più importante viene dato sulle possibili cause dell’incidente: «Non si tratta di terrorismo», confermato poco fa anche dalla Governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul. Nella metropolitana di Brooklyn inoltre non sono stati trovati dispositivi esplosivi, come invece riferito in un primo momento dalle notizie convulse arrivate dagli States: si sa poi che l’uomo che ha aperto il fuoco all’interno della metropolitana è riuscito a scappare perché vestito come gli addetti della metro, con un giubbino arancione e inizialmente anche una maschera anti-gas. La polizia ha confermato poi, citando alcuni testimoni, che l’aggressore sospettato (1,80m, afroamericano) all’interno del convoglio ha aperto un borsone da cui si è propagato del gas: al momento però non vi sono notizie/conferme che si tratti di materiale nocivo.



SPARATORIA NELLA METROPOLITANA DI NEW YORK: TERRORE A BROOKLYN

Attimi di terrore e paura nella metropolitana di New York nell’ora di punta della mattina (le 8 nella Grande Mela, le 15 in Italia) quando una sparatoria è andata in scena pare all’interno di un vagone della metro a Brooklyn: almeno 13 persone sarebbero rimaste ferite, alcuni sanguinanti per terra sulla banchina fuori dalla metropolitana, il presunto attentatore è dato in fuga e sarebbero anche stati trovati anche “diversi ordigni inesplosi”.

Dalle ultime notizie che arrivano in gran quantità dagli Stati Uniti, ancora non risulta chiaro se la sparatoria sia avvenuta alla stazione nella 36/ma strada a Sunset Park o se nella 25/ma strada a Greenwood Heights: la Polizia di New York informa come a causa delle indagini in corso sull’”incidente” avvenuto poco fa, «bisogna evitare l’area della 36th Street e della 4th Avenue a Brooklyn. Aspettatevi veicoli di emergenza e ritardi nell’area circostante». 5 dei 13 feriti sarebbero in gravi condizioni anche se subito sono stati soccorsi e trasportati negli ospedali di Brooklyn: mezza New York è paralizzata, con il terrore per un potenziale nuovo attentato anche se finora i dati in mano agli inquirenti non escludono alcuna pista, compresa quella della criminalità locale.



ATTENTATO A NEW YORK? COSA SAPPIAMO FINORA

Stando a diverse testimonianze delle persone a bordo della metropolitana bloccata per la sparatoria, il sospetto indossava un gilet arancione (era vestito come un dipendente della Metropolitan Transportation Authority) e una maschera anti-gas.

Tra video e foto pubblicate sui social – presi d’assalto già da pochi istanti dopo la sparatoria e presunta esplosione (diverse fonti dei media Usa smentiscono questa seconda notizia, ndr) – emergono diverse persone a terra, con scene di panico incontrollato sulla banchina della metro. Non solo, si vedono anche i passeggeri uscire da un vagone con diversi feriti e con un fumo non precisato e ancora non motivato: addirittura nel momento della sparatoria, alcuni feriti si sarebbero lanciati in un treno che stava arrivando per poter scappare. Con un’altra nota uscita dopo le ore 16 in Italia, la NYPD sottolinea quanto segue: «Per quanto riguarda le persone uccise a colpi di arma da fuoco alla stazione della metropolitana 36th Street a Brooklyn, al momento NON ci sono ordigni esplosivi attivi. Eventuali testimoni sono invitati a chiamare @NYPDTips a #800577TIPS . Per favore, stai lontano dalla zona. Ulteriori informazioni fornite quando disponibili». Secondo quando riportato dalla ABC News, sarebbero state almeno due le sparatorie separate che hanno coinvolto un treno in direzione nord a New York: non è però chiaro se si tratti di un unico attentatore intervenuto in due momenti diversi, o se si tratti di un commando in azione. Fuori dalla metro di Brooklyn sono arrivati gli agenti anti-terrorismo, mentre i vigili del fuoco avrebbero trovato gli ordini non esplosi: attivato infine il protocollo di protezione scuole, data l’ora di punta che ha coinvolto l’area molto popolosa della metropoli americana. Al momento il sospetto è ancora in fuga, con la polizia che ha lanciato la caccia all’uomo per tutta New York.